Ripubblico assai volentieri dal sito http://www.noteinviaggio.it/ e ringrazio
Una Mimosa per Cio-Cio-San
Avevano nomi antichi. Si chiamavano Amelia come la nonna, Elvira come la vecchia zia, qualche volta anche Aida come la verduraia, ed erano le grandi eroine della lirica. Forse non ci si pensa abbastanza ma l’8 marzo dovremmo ricordare un poco anche loro.
Vittime lontane. Spesso finivano morte ammazzate, oppure abbandonate come Didone, morivano sfinite dalla danza come Elektra, in un letto di disperazione (…il ritorno dell’amore tardivo: è tardi!) come Violetta – forse la più vittima di tutte e la più vicina al cuore di tante generazioni. E se provavano a ribellarsi come Carmen una bella pugnalata finale non gliela levava nessuno.
Ricordiamole in questo 8 marzo, le nostre eroine della lirica.
Un rametto di mimosa non si nega a nessuno, neppure a quella indomita Tosca che “visse d’arte” ma ebbe il coraggio di uccidere Scarpia e poi di andare a farsi un bellissimo volo da Castel Sant’Angelo.
Ringraziamo la nostra amica e appassionata melomane Adriana Stecconi, che ci ha regalato queste righe. E ricordiamo il suo bel libro ”Melomania. Ovvero tutto finisce in musica”: un testo delizioso che parla di Donne e di Opera (Affinità Elettive Edizioni, 2014). Questo è il suo blog www.altrodime.it