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Tempo da lupi a Milano , elettricità nell’aria . Stasera il Grande Tenore canta in anteprima le arie del CD pucciniano che uscirà a settembre. Frotte di fans frementi , finalmente sollevate dalla temutissima defezione ventilata anzitempo possono tirare un respiro di sollievo. Kaufmann canta , che parafrasando una celebre frase pubblicitaria ricorda il famoso Garbo ride del film Ninotscka. Credo che anche il sovrintendente Pereira abbia tirato un respiro di sollievo. Recentemente le complicazioni e le defezioni della Cavalleria devono averlo stressato non poco. Poi la serata miracolo si è sdipanata felice cominciando con Le Villi poi Edgar, ascolti inediti per i più ma che scendevano miracolosamente nel cuore degli ascoltatori incantati .
Jonas , ovvero il miracolo di una voce . Felici gli spettatori che hanno avuto la fortuna di assistere ad una di quelle serate che restano nella memoria di ogni melomane ed io che avevo con me anche un’amica che non lo aveva mai sentito dal,vivo ero felice per lei , per il regalo incredibile che il nostro amato tenore in stato di grazia ci ha regalato.
Stasera sommando Puccini e Jonas abbiamo raggiunto un momento di felicità musicale perfetto. L’orchestra della Scala ce l’ha messa tutta e anche il buon Jochen Rieder, il direttore amico di fiducia non ha sfigurato in cotanto sfarzo musicale. Pereira appena fuori scena batteva le mani come uno spettatore qualunque , gli vedevi la felicità in faccia . Anche lui era felice per ogni “encore” che ci veniva regalato.
E sono stati ben cinque , a conferma di una serata del tenore in stato di grazia che è riuscito anche a regalarci un siparietto capolavoro quando al quinto bis , presentato con un “va bene , si vede che nessuno stasera vuole andare a dormire” ha riattaccato un Nessun dorma di cui poi si è sbagliato l’attacco della seconda strofa…mani nei capelli , rapidissima ripresa tra le risate benevole del pubblico e un all’alba vincerò che ha fatto tuonare l’intero teatro in un boato da stadio.