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In questi giorni di calma sui social network appaiono fotografie di vacanze , paesaggi di mare e di montagna , poi ci sono le foto di “come eravamo” , si vede che molti rimettono a posto i loro cassetti e scappano fuori le memorie. Oggi invece una foto strana, diversa . All’inizio pensavo cose molto antiche , tombe e manifesti in cirillico , poi sotto la spiegazione : una cara sensibile cantante italiana è andata a Sofia per le nozze di un famoso baritono e prima di ripartire è andata al cimitero e la foto è quella della tomba di Ghena Dimitrova , il manifesto ricorda Nicolai Ghiuselev, la cui famiglia Anna è andata a salutare. Sono nomi molto noti a chi ha passato molta parte della sua vita nei teatri lirici italiani , quelle foto da lontano , che hanno quasi il sapore delle cose di un tempo , mi hanno ricordato due belle voci , di quanto tanti cantanti bulgari hanno cantato nel nostro paese…e seguitino a farlo. Infatti le nozze erano quelle di Vladimir Stoianov che così approfitto anche io per salutare dal mio blog e per fargli gli auguri più cari.
Torno ancora con un po’ di ironia a leggere i commenti sul Fidelio salisburghese e mi viene da sorridere pensando a quanta partigianeria (esclusi gli interessi puramente commerciali) condizioni la critica musicale . Mi ero già accorta un mese fa dopo la Carmen delle Chorigerie d’Orange che tutti i francesi ne dicevano un gran bene . Il resto delle recensioni , in tedesco e in inglese, molto meno entusiastiche . Ovviamente salvando LUI , quello non si discute , si ammira e basta . Lo stesso a ruoli rovesciati adesso col Fidelio : critiche sempre più perplesse se non addirittura cattive da parte francese e inglese , l’entusiasmo resta solo in tedesco , ovviamente di nuovo salvando LUI. Per fortuna , in questi casi la critica italiana mi è sembrata di gran lunga la più equilibrata , sarà forse che in questo momento abbiamo ben poco da difendere , non è più tempo di miti a casa nostra . Ci sono però voci giovani nuove , ci sono giovani registi , ci sono nuovi direttori d’orchestra : non è vero che da noi tutto langue ; languono le istituzioni , langue la politica che soltanto a parole difende la cultura . Oltretutto facendo una bella insalata tra cultura e turismo . Non che le due cose non abbiano una connessione , ma non si può parlare di cultura soltanto facendo riferimento all’indotto turistico. Ma questo è un altro discorso serio che riprenderò nei prossimi giorni.