[bing_translator]
Stamani aprendo il pc mia sono trovanta davanti un’immagine che non avrei mai voluto vedere : il cadavere di un bambino , o di una bambina molto piccola che galleggiava sul mare : seguiva un’altra drammaticissima fotografia , di un’altra creatura , probabilmente fotografata dalla stessa mano e nello stesso luogo . Il mio primo gesto è stato quello di cancellare l’orrore , di cancellarlo a miei occhi e in un qualche modo cancellandolo alla mia vista di cancellarne la violenta realtà.
Poi non l’ho fatto , ma due tipi di pensieri diversi tra loro hanno occupato la mia mente e non so dare una risposta : è giusto , legittimo , profanare una visione tanto privata e di esporla così violentemente davanti al mondo ? è giusto invece non mostrare queste foto per rispetto , ma al tempo stesso non informare provocatoriamente il mondo di quanto sta realmente succedendo nel nostro mare? Chi ha postato le foto lo ha fatto sicuramente non a fini scandalistici , ma è lecito comportarsi così ?
Un mio caro amico che ha scelto di vivere su di un isola , ma non lontano per questo dal mondo , ha scritto che non ci sta al ricatto della visione dell’orrore e io gli ho risposto che la pietà vive nel silenzio . Ma quelle immagini mi seguitavano a urlare dentro e lo stanno facendo ancora . La piccola creatura indossava ancora un pannolino , di quelli con i due adesivi a chiudere sul pancino . Ne ho allacciati tanti ai miei figli prima e ai miei nipoti poi e conosco tutto l’amore che si pone in quel gesto. Non riesco a immaginare chi può avere allacciato quel pannolino , dove sia finito il corpo di chi amorevolmente teneva pulita quella creatura.
Non so niente , so solo che quell’orrore mi è entrato in casa e come è entrato in casa mia è entrato in migliaia di altre case nel mondo . Far vedere o cancellare ? L’etica dell’informazione non ha niente a che vedere con queste immagini , qui oggi mi fermo e mi piacerebbe che altri riflettessero con me sul mio interrogativo . C’è poi anche la foto dei poveri cadaveri ammassati nel Tir che sconvolge : nuove camere a gas , noi che pensavamo di non vedere mai più le immagini di Dachau o di Auschwitz…ecco le abbiamo di nuovo davanti ai nostri occhi.
Settanta cadaveri in un Tir , cinquantanove asfissiati nella stiva , due barconi alla deriva , centinaia i dispersi . Questi sono numeri ai quali si può rispondere cinicamente come fanno certi signori che magari occupano anche dei seggi al Parlamento Europeo . A quelle fotografie non si può rispondere con cinismo. Chi ha fede forse può pregare , tutti dobbiamo pensare che non si raccoglie l’acqua del mare con un secchiello e non si fermano i popoli con una rete di filo spinato , oltre a tutto fatta con un bel macchinario made in Italy.