L’elisir d’amore alla Malpensa

[bing_translator]

Un pomeriggio di domenica , il messaggio di un amico fidato  : scaricatelo. Io non ho voglia di scaricare un’Elisir d’amore , dall’aeroporto poi! Però non ho molto da fare e mi metto  a guardarlo . Comincio a divertirmi subito perché contrariamente a quanto accade in Italia ci sono due commentatori  garbati  e  intelligenti : Neri Marcorè , che sa anche parlare le lingue e la mitica presentatrice di Arte  Annette Gerlach, berlinese poliglotta e tutt’e due non dicono le  stupidaggini tipiche dei presentatori e presentatrici che inflazionano e rovinano i rari momenti in cui nel nostro paese si presenta la lirica. Mi accomodo meglio sulla sedia e mi diverto , mi diverto davvero per due ore, non tanto per l’idea non nuovissima di fare l’Opera all’aeroporto . Pereira è uno che di queste  e spero di altre altrettanto valide  idee ne ha davvero. Mi colpisce la qualità dei giovani cantanti , si muovono sicuri davanti alle telecamere , forse solo il giovanissimo baritono  Mattia Olivieri cerca un po’ troppo il monitor ma la Eleonora Buratto e soprattutto Vittorio Grigolo sono fantastici e naturalissimi.

Appartengono finalmente ad una generazione di cantanti attori che fino ad ora scarseggiava in Italia. Ovviamente mattatore Michele Pertusi , una garanzia di successo anche oltralpe. Il maestro Fabio Luisi bravissimo a padroneggiare orchestra e cantanti , deve avere avuto anche un bel caldo con la cuffia in testa per tutto il tempo , ma la riuscita è ottima . L’orchestra della Scala è una vera orchestra capace di suonare anche seguendo “solo” il gesto del direttore , come alla fine farà notare proprio Luisi. C’è una bella e appropriata recensione di Roberta Pedrotti sull’Ape Musicale che analizza meglio di me la parte puramente tecnica della riuscita dell’operazione. Io sono una spettatrice , niente di più  e quando mi diverto , lo ripeto volentieri mi diverto a sentire e vedere l’ennesimo Elisir della mia vita vuol dire che lo spettacolo funziona. Assai carino è l’arrivo di Belcore alla Leonardo Di Caprio contornato dalle hostess, fantastica la Furtiva lacrima dopo il controllo al Gate, divertente il saltare dal realismo iniziale al fantastico per poi tornare al realismo nel finale . Ottima idea del regista Grisha Asagaroff che ha mosso il coro con competenza confondendolo abilmente tra figuranti e spettatori veri e divertiti. I nuovi metodi di ripresa affidati a tecnici straordinari , la serietà dell’impresa mi hanno fatto pensare addirittura che non si trattasse di un prodotto italiano .Siamo europei , come ha detto giustamente la Gerlach . Meno male una volta tanto questa affermazione trova un senso anche nella collaborazione artistica : se continua così la Rai forse mi rivedrà tra i suoi spettatori.