Devo ammettere che a Milano oggi si respira un’aria culturale veramente stimolante . In una giornata ,anche grazie ad una amica incredibilmente efficente , colta e gentile sono riuscita a vedere tre cose di tutto rilievo in tre diversi luoghi , con una sola cosa in comune , quella di essere luoghi che arricchiscono e fanno pensare .
Con una costante positiva , in tutti e tre i luoghi ho trovato tantissimi giovani .
Prima tappa . Tendenza del riuso industriale. in un’area ex Ansaldo in via Tortona , oggi una zona piena di gallerie d’arte c’è il MUDEC ovvero museo delle culture progettato da David Chipperfield e contestato perché costato troppo ( comunque bellissimo) che ospita attualmente una ricchissima mostra monografica di Jean Michel Basquiat.
Ormai tutti sanno chi era questo ragazzo giamaicano che fu molti aiutato da Andy Warhol, amico di Keith Haring, di Clemente , di tutta la Transanguardia italiana . Vidi le sue opere nei primi anni ottanta in una galleria modenese , poi fu anche nella squadra di Bruno Bischberger e per questo lo conoscevo anche grazie alla mia amicizia personale con Enzo Cucchi.
Basquiat ebbe una folgorante e brevissima cartiera . Morî neanche ventottenne in una New York che lo aveva adorato ed esaltato dopo che lui aveva imbrattato con i suoi graffiti deliranti i muri della città.
La sua arte , ancora sconvolgente è comunque oggi già datata , l’arte contemporanea trita velocemente i suoi idoli .
Oggi Basquiat é già un classico.
Seconda tappa . La Fondazione Prada .Zona sud nella ex Distilleria Italiana Spiriti, progettata dallo studio OMA e coordinato da Rem Koolhaas.
Un altro spazio industriale il cui riuso è già di per sé molto interessante .
Ospita mostre temporanee di altissimio livello e attualmente ce ne sono moltissime . La piû importante e forse quella di Coplay , a sua volta collezionista oltre che pittore.
Fantastica l’installazione di Luise Bourgeois , il mondo delle memorie di Betty Saar , il cuore perduto nel tombino di Robert Gober. Tutto nella dorata Hounted Hause , con montacarichi industriale d’epoca .
Persino il Barluce , progettato dal regista Wes Anderson ,affollatissimo di giovani ,merita una visita per la ironica citazione anni cinquanta degli arredi.
Particolare prezioso : è tutto gratuito , anche un comodo parcheggio riservato
Terza ed ultima tappa che condivide le preziosità dell’essere con la Fondazione Prada di essere visita gratuita e di avere anche li una bella zona parcheggio riservata . La Fondazione Pirelli / Ansaldo Bicocca., più semplicemente l’Hangar Bicocca
Tre mostre , di cui due temporanee e l’ultima ,una installazione permanente.
Delle temporanee mi ha colpito di più quella del giapponese Kishio Suga . Ci sono gentilissimi e preparatissimi giovani che spiegano tutto , ma ci sono anche eleganti libretti illustrativi.
L’altra , di ua giovane artista francese Laure Prouvost mi fa capire la distanza abissale tra quello che oggi è arte e quello che fu negli anni otttanta . suggestiva , ma non coinvolgente.
E arriviamo all’enorme spazio nero dell’istallazione dei Sette Palazzi celesti di Anselm Kiefer :
forse questa visione da sola merita il viaggio . Si rimane a bocca aperta davanti alle sette torri nel grandissimo spazio buio. Questa testimonianza verso il trascendente non è descrivibile a parole.
Le sette torri veramente imponenti hanno nomi che si rifanno principalmente alla cultura ebraica , ma raccontano la ricerca individuale verso un pensiero alto che poi ho scoperto essere diverso anche da persona a persona .
Le alte torri in cemento armato , piombo, sabbia e paglia hanno nomi suggestivi e raccontano attraverso il ricordo di piramidi egizie e di zigurrat assiro-babilonesi che diventano rovine , simboli inevitabili dell’ambizione dell’uomo che tenta di elevarsi ad uno stadio superiore .
I gentilissimi sorveglianti sono giovani colti e tanto disponibili come alla Fondazione Prada con la sola differenza che lî sono anche vestiti ,ovviamente Prada .
Una Milano fantastica , in continuo movimento , anche un po’ paralllela se si pensa a quella isola di superstiti che qualche volta sembra essere La Scala . Ma forse anche li bisognerebbe andarci non nei giorni dei vecchi abbonati !
Comunque la mia amicaa mi aveva anche portato ad una piccola mostra della Fondazione Magistretti e ad una cena elegante in casa di amici con vista sul Castello Sforzesco .
Dovrei andare più spesso a Milano !