Un Natale difficile

 

img_1371

 

Domani è Natale e il mio blog non può far finta di niente :
non avrei tante cose belle o retoriche da dire , ma i miei (un po’ più dei venticinque manzoniani lettori ) hanno il diritto di ricevere i miei sinceri auguri .Per la verità il Natale è cominciato così presto che già all’inizio di dicembre per la strada le persone si scambiavano gli auguri , paura di dimenticarsene?

Sul web poi alberi e candele sono apparsi con largo anticipo e il povero intestatario “silente” del mio blog si è visto al solito incoronato di vischio , con tutti i cappelli di Babbo Natale in testa ,in tutte le palle dell’albero o incorniciato tra ghirlande e fiocchi di neve .

Di neve ne fiocca poca in verità da queste parti , fioccano invece le brutte notizie dal mondo e i mercatini di Natale si sono tinti di sangue .

Non è un bel mondo questo dove rinascere ,deve pensare quel Bambinello palestinese , ai suoi tempi perlomeno sulla sua grotta non piovevano bombe e granate .

Oggi tanti bambini dalle sue parti mediorentali non hanno neppure la grotta dove rifugiarsi , tutto il loro mondo è diventato grigio di polvere e spento nei colori.

Vorrei fare tanti auguri a tutti , ma la mano si ferma sulla tastiera , le parole mai come adesso mi sembrano vuote e banali.

Ma è Natale , la festa della luce nel buio dell’inverno . dal solstizio d’inverno riparte il giro del sole.

Nacque così il mito pagano , noi lo abbiamo rivestito di fede e speranza.

Parlare di bontà mi resta un po’ difficile , mi accontento di augurare serenità nelle case dei miei tanti amici disseminati un po’ ovunque nel mondo.

Questa è una letterina piccola piccola , la vostra vecchia scrivana fiorentina non è capace di dire di più.

Buon Natale , comunque e ovunque voi siate .