Un mio nipote fiorentino che ha una compagna tedesca mi ha mandato uno strano pensierino natalizio.
La sua compagna ha dovuto recentemente svuotare una casa per la scomparsa di un congiunto e tra le cose da buttare ha trovato un piccolo libretto , una brochure del 1965 che riguardava il calendario degli eventi di Monaco di Baviera .
Niente di chè, sicuramente non un oggetto di antiquariato ma i miei nipoti hanno pensato a me , sapendo della mia passione per la capitale della Baviera e me l’hanno spedito con un delizioso biglietto di accompagnamento.
Io me lo sono tenuto tra le mani incuriosita e poi ho cominciato a leggere cosa si vedesse e si sentisse a Monaco nel ’65.
Ebbene : dal primo al 31 marzo c’erano programmati 35 concerti ( anche due nello stessso giorno) , 31 pieces teatrali e 31 opere al Nationaltheater, senza contare il Theater am Gartnerplatz , il Kammerspiele am Schauspielhaus e il Bayerisches Staatsschauspiel.
Il piccolo libretto ingiallito ..tutto piccolo e povero , in bianco e nero mi ha confermato quello che ho percepito subito arrivando a Monaco qualche anno fa per la prima volta .
Una città vive della sua cultura e considerando le condizioni di vita in Germania ancora nel 65 si capisce come tanta arte diffusa sia alla base della formazione culturale di un popolo.
Questa piccola ricognizione culturale però non mi ha fatto dimenticare altri avvenimenti storicamente pesanti che hanno comunque caratterizzato la vita di Monaco in passato.
Non è stato tutt’oro in anni non lontani da quelli del piccolo libretto , ben lo sappiamo e se non ce lo ricordasse la memoria basta andare a visitare il bellissimo museo sulla nascita del nazionalsocialismo che mosse proprio da qui le sue prime armi.
Il buono e il cattivo si intrecciano nel tempo , certo che comunque di vita teatrale all’indomani di una sconfitta pesante ce n’era tanta e il mio stupore riguarda soprattutto il paragone con quanto contemporaneamente avveniva in Italia nei cosiddetti favolosi anni del boom economico.
Il confronto lo faccio in riferimento a quanto mi era più vicino , vale a dire quello che avveniva nella mia città ai tempi dei favolosi Maggi Musicali fiorentini dei miei anni verdi.
Da noi gli eventi prestigiosi erano grandi festival , in Germania molto più semplicemente si faceva cultura estesa , giornaliera , potrei dire ordinaria , ma queste sono le basi per la formazione di un pubblico educato giorno per giorno e i risultati si vedono oggi : da noi , come dice un mio amico giornalista , il titolo più rappresentato nei cartelloni dei teatri d’ogni tipo è “Riposo”.