Gli ultmi tre giorni di gennaio sono generalmene considerati i più freddi dell’anno e questo ha dato origine ad una antica leggenda.
Ci fu un tempo in cui l merli erano tutti bianchi ma durante un freddissimo inverno proprio in questo periodo si narra che una mamma merla con i suoi piccoli cercando riparo dal freddo andasse a nascondersi dentro un comignolo e lì restasse per tre giorni interi.
Quando il freddo pungente fu passato la merla con i suoi piccini uscirono dal riparo , ma il loro candido manto era diventato completamente nero per la fuliggine e da allora tutti i merli furono completamente neri , per questo questi giorni furono chiamati “ i giorni della merla”.
Mi piacciono le antiche leggende popolari ma soprattutto mi piace scoprire come e dove sono nate .
Scopro così che esistono molte varianti della storia e che addirittura cambiano anche i tre giorni stabiliti : si arriva anche a spostarli verso febbrario , oppure a farne una storia di guerre medioevali.
Basta andare sul web e cliccare , ma facendo questo mi perdo l’incanto della fiaba letta sul libro delle scuole elementari e ..puf..scompare l’incanto dei tempi lontani.
Nel mio piccolo giardino spelacchiato dall’inverno , con l’erba ingiallita e rada vedo al mattino posarsi i merli in cerca di cibo ,non ci sono più gatti in giro e i merli saltellano tranquilli beccando qua e là: li guardo pensando alla storia della mia infanzia e cerco di individuare una mamma merla fra loro .
Comunque sia per ogni evenienza ho buttato qualche mollica di pane in giro, nel caso avesssero problemi per arrivare a febbraio.
Con le notizie che si leggono sui giornali in questi giorni i miei lettori mi potrebbero dire : ma come non parli questa settimana delle follie di Donald Trump? Chiedo scusa ma stavolta ho rimosso tutto e mi sono rifugiata nel mondo delle antiche leggende , ho girato la testa per non guardare la realtà di oggi . Non sempre si riesce a reggere il mondo così brutto come veramente è.