Vengo da Sacramento

 

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Un personaggio doppio , un po’ cialtrone , un po’ vigliacco , non a caso due nomi, occorre entrarci bene  per interpretarlo a dovere .

Jonas Kaufmman a Vienna c’era riuscito : mirabile la sua entrata e lo stupore di trovarci “ la ragazza di Monterey.”

“ non so nemmeno io chi sono “   e la bellissima aria che segue quando i due si scoprono reciprocamente nel rimpianto .

Grandissimo poi il fare ambiguo nel non raccontarsi e negare di conoscere la equivoca Micheltorena , fantastico nella confessione “or son sei mesi…”.

Poi povero cristo aggrappato ad una Minnie eroina che lo difende dalla forca .

Di nuovo il povero cialtrone che ringrazia tutti e scappa con la ragazza : “addio mia California “ …
Puccini aveva creato un personaggio alla Pinkerton , lui amava le sue fanciulle e questa in modo particolare .

Regalò a Caruso le due arie perché sennò non lo avrebbe fatto contento.

 

Sono passati un po’ di anni e Kaufmann è arrivato a NewYork per cantare una Fanciulla vecchia di allestimento e di regia , addirittura quasi un secondo cast.

Si è divertito ad andare a cavallo nel Bronx e non l’ha presa assolutamente sul serio , direi che abbia cantato “avec la main gauche”.

Ma il temibilissimo critico del NewYork Times Anthony Tommasini non l’ha fregato , quello che è attento  a riconoscere meriti ed eleganze nel canto si è accorto della poca prise du role dello startenor e ci è andato giù pesante.

Inutile dire che si è trattato di un complotto all’italiana , molto offensivo da parte delle Kaufmaniane beote , ogni tanto una critica fa bene a tutti , anche ai divi osannati e glorificati.

 

Avevo già scritto , torna a casa Jonas ! Lo ripeto aggiungendo che può essere molto pericoloso rischiare la routine , anche per un grande professionista come lui.