A Matera mio portò un libro straordinario : Cristo si è fermato ad Eboli di Carlo Levi.
La sua descrizione della stazione della città che non c’era e lui intellettuale al confino , mandato al Sud più profondo dal regime fascita , per trovarla scoprì una città segreta , incredibile : scavati nella roccia delle Murgie vide con stupore i Sassi abitati da un popolo povero e quasi fermato nel tempo.
Ne scrisse e il suo libro mi fu da guida.
Venne poi anche Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini , quegli incredibili abitacoli scavati nella roccia erano incredibilmente simili alle abitazioni di due millenni prima.
Il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso erano ancora lì ,fermi nel tempo verso la fine degli anni Sessanta, quando li vidi io : anche se ufficialmente non più abitati dalla metà degli anni Cinquanta in realtà camminando dentro quelle incavature dantesche che si avvitavano verso il basso fino alle piazze profonde alcune avevano ancora degli abitanti : ci fu da guida un ragazzino che ci portò a vedere le abitazioni più preziose e addirittura affrescate da tempo immemorabile : quando gli regalammo qualcosa per averci condotto nel percorso ci regalò due conchiglie fossili , come a compensarci dignitosamente con uno scambio di doni.
Le conchiglie fossili ce l’ho ancora , preziosa memoria di una giornata particolare.
Oggi che Matera è diventata capitale europea della cultura non credo che tornando a rivedere i Sassi proverei lo stesso stupore , la stessa meraviglia e anche lo stesso sgomento perchè anche quella era Italia e io che venivo da Firenze mi accorgevo che abissale differenza ci fosse ancora nel nostro paese tra una Toscana piena di monumenti rinascimentali e questa città di pietra scavata verso il basso, una città altrettanto bellissima come le nostre chiese preziose ma distante secoli se non millenni , segnata da una cultura antichissima e primordiale.
La Basilicata nasconde ancora tesori poco conosciuti e magari attraversando l’Italia per andarci fermarsi anche al Vallo di Diano dove di può vedere la bellissima Abbazia di Padula .
Spero che questo evento “turistico culturale “ sia vera occasione per scoprirne le bellezze preziose e la profonda civiltà di un paese più segreto ma non meno ricco delle nostre più conclamate mete abituali.
A giudicare dal penoso evento televisivo inaugurale che ci è stato propinato viene da chiedersi se non si vergogna la RAI a mandare in Eurovisione uno spettacolino di paese , oltretutto intristito dalla pioggia battente e dalle notizie pesanti dei nuovi naufragi nel Mediterraneo.
L’Italia tutta merita di meglio.