Non parlo mai di politica sul mio blog , me lo sono imposto tanto tempo fa , qui si parla di musica , di libri , di cantanti e anche di costume, ma sempre in modo generico , perlomeno lo spero.
Per questo ho i miei pochi , carissimi lettori sparsi davvero per il mondo e mi piace così.
Di politica poi in realtà parlo sui social e in parte la faccio ancora , con un certo distacco dalla partecipazione attiva , mi sento abbastanza pensionata anche su questo.
Ma un carro di carnevale a Dusseldorf mi consente di entrare un po’ nel merito dalla disastrata situazione attuale in Italia .
Il carro , neanche di quelli belli e raffinati tipo Carnevale di Viareggio ritrae un orribile leader italiano . sovranista e xenofobo.
In teoria avrei dovuto offendermi per questa ingerenza nelle cose italiane , non è poi che “se Atene piange Sparta non ride”…
Però ho apprezzato la lucidità germanica di vedere le cose realmente come stanno , un aspetto quello tedesco riguardo alla capacità di critica e di analisi che oltre a tutto dimostra la capacità di rivolgere innanzitutto a se stessi una profonda analisi delle colpe che è mancata in Italia , paese del “vogliamoci bene “ e degli “italiani brava gente” e che a guardarci davvero dentro non so come facciamo a raccontare.
Il carro è volgare quanto basta , decisamente brutto , ma racconta con ferocia il pericolo della nostra democrazia .
Peccato quel post alla base con la scritta Mafia che riporta a un generico motivo di condanna verso il mio paese .
Anche a me è successo all’estero di sentirmi cucita addosso una parola molto pesante : la Mafia .anche se si può dire che abbia un marchio di fabbrica italiano non è solo un male del nostro paese : si conoscono pericole mafie russe e cinesi che hanno anche loro il bravo nome e soprattutto direi che la mafia più potente sia ancora Cosa Nostra ,il vero brand che abbiamo esportato con successo negli Stati Uniti.
Nessuna offesa per il carro di Dusseldorf , a Carnevale i potenti rischiano tutti il grottesco , solo quel “marchio di fabbrica “ generico alla base è una scivolata di analisi che avrei preferito non vedere.