Venezia dall’alto

 

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Conosco Venezia per averci abitato in anni lontani , in un tempo felice quando si camminava silenziosamente nelle calli, quando si andava da Cipriani all’Harry’s bar a prendere l’aperitivo e Ruggero , il mitico barman mi offriva il Pierino fritto  prima ancora di chiederlo.

Nei pochi tavolini “ di sotto” sedevano personaggi importanti, alla cassa c’era il vecchio  Cipriani ,il giovane Arrigo cominciva a imparare.

Molti anni dopo Arrigo , già a capo di tutto , alla fine della cena , mi mandò in regalo il suo libro di ricette.

Come dire che Venezia è una dei miei luoghi del cuore e per ben due volte , facendo da guida ai miei nipoti , in anni diversi , ho attraversato la Giudecca a bordo di quei mostri bellissimi che sono le navi da crociera oggi.

L’ultima volta lo scorso anno, con la nipote numero cinque. devo dire che da lassù ( l’effetto è come quello di essere su un drone) mi sono sempre divertita a riconoscere le chiese , i campielli , e anche le montagne lontane , i colli dietro Marghera.

Davanti a San Marco noi fotografavamo i turisti che ci fotografavano , una specie di gioco di specchi abbastanza stupido , in ultima analisi.

 

Stamani guardavo i video terribili dello scontro di una di queste navi enormi  (non eccezionalmente grande , ce ne sono di peggiori) contro un battello turistico.

Non ci sono scappati i morti , per fortuna , ma non sarebbe poi stato tanto improbabile.

Ora riflettendo sul fatto che quei dieci minuti di “spettacolo” lagunare niente aggiungono alle crociere , sia in arrivo che in partenza , perché sembra così difficile impedirne l’evento facendo partire le navi un po’ più lontano ?. Ho visto che ci sono vari percorsi tutti praticabili senza grandi complicazioni organizzative.

Certo se il ministro preposto non sa nemmeno mettere l’accento giusto su San Nicolò difficilmente riuscirà a sdipanare una matassa che evidentemente nasconde misteriosi intrighi economici.

 

Da parte mia che senza colpa personale ho goduto dello spettacolo di Venezia dalle grandi navi posso dire che al turista in partenza o in arrivo poco cambierebbe dalla diminuzione dello spettacolo offerto dalla traversata del canale della Giudecca.

Senza demonizzare , senza farne una battaglia ideologica , ne abbiamo già tante da combattere sul serio , da vecchia navigante posso dire che un giorno d’estate di tanti anni fa , attraversando con un gommone di tre metri il bacino San Marco dall’isola di San Giorgio ai giardini della Biennale non fu bellissimo vederci arrivare addosso una montagna della Costa Crociere , me la rivedo ancora quando ho degli incubi notturni , magari dopo aver mangiato una banalissima pizza e non un raffinato pasto da Cipriani.