La solita occhiata ai social la mattina con conseguente profonda irritazione
e/o vergogna per la situazione politica nazionale , poi per fortuna c’è il tempo per la lettura vera .
Certe volte si tratta addirittura di ri-lettura , con stupore penso cosa si può capire di certi libri quando si è molto giovani , in ultima analisi quel poco di conoscenze e saperi che uno accumula nella vita è fatto di sovrapposizioni: la costruzione fragile , emotiva della gioventù, l’approfondimento meditato di quando si diventa grandi e la comprensione vera totale nel diventare vecchi.
Lo stesso avviene anche nell’ascolto musicale : se a tredici anni consumavo un vinile con il Preludio e morte di Isotta ,lo facevo con lo sguardo sognante , poi ho cominciato a sentirlo con la testa , oggi lo sento dentro come una cosa mia.
Per questo vado anche meno in giro per vedere il “già visto” , magari a suo tempo in un’edizione memorabile , irripitibile.
Non essendo affetta dal morbo “ mattioliano” per il piacer di porle in lista scelgo molto di più di una volta , sempre con qualche filo conduttore per quanto riguarda alcuni/e cantanti amati e magari seguiti anche dai loro primi successi.
Guardo con tenerezza i post degli amici affetti da bulimia operistica , li seguo con affetto e sono anche grata loro perché così mi raccontano tanto teatro che non ho più voglia di ri-vedere e ri-sentire .
Per quello oggi abbiamo veramente una ricchezza infinita di occasioni su Youtube. C’è davvero tutto!
Ci sono stati dei momenti della vita in cui si è vissuto il massimo di emozioni che sono dati dall’esserci stati proprio lì , quel giorno.
Un concerto di Abbado a Ferrara , i Puritani con la Callas , un Don Carlo a Monaco.
Lo stesso per i libri : ricordo ancora l’emozione di quando chiusi La montagna incantata : addio Hans Castorp onesto beniamino della vita…..
Questo ricordo mi riporta addirittura alla preistoria culturale quando con un gruppo di amici ci riunivamo per un gioco nel quale vinceva chi indovina più “incipit” o chiusure dei libri letti.
Non credo che un simile gioco sarebbe proponibile anche solo alla generazione successiva , si hanno troppi interessi volatili in giro per passare serate a raccontarsi i libri letti .
Ora , se va tutto bene , dibattono della fine del Game of throne, confesso la mia grave carenza , non ne ho visto neppure una puntata.
E se voglio essere proprio triste penso a chi e come si prenderà tutti questi libri da cui sono circondata.