20 luglio 1969 20 luglio2019

Io c’ero quel giorno davanti al piccolo televisore Admiral in bianco e nero. Lo tenevamo appoggiato sopra una libreria girevole inglese nel salotto della casa di Via Fabio Filzi quella casa malefica ,strana ,grande e scomoda che avevamo preso in affitto nel tempo necessario di potere  entrare nella casa nuova in costruzione.

Sui piloni del cancello di quella che un tempo era stata una villa fuori porta c’era scritto VILLA MALA , il resto era sull’altro pilone ma tutti la chiamavano solo Villamala.

Non mi ricordo se AnnaBice fosse con noi o se fosse già andata a letto con i fratellini. Me la godevo quanto più potevo da quando l’illustre professore dell’Hopital Saint Louis a Parigi , alla fine di giugno mi aveva detto : pour votre fille il n’y a plus rien a faire. 

Già, perché mentre il primo uomo metteva un piede sulla luna : un piccolo passo..eccetera, la mia bambina di dodici anni , la primogenita se ne andava dopo diciotto mesi di inutile lotta contro una leucemia mieloide acuta.

Forse per questo oggi non riesco  celebrare la data storica , per me è una data di angoscia , di attesa di una fine  che sarebbe avvenuta con l’avvio dell’autunno.

Quel tipo di leucemia infantile è ancora incurabile.