Un carissimo vecchio amico , vecchio di amicizia e di ricordi comuni, mi manda il suo prezioso ultimo libro di aforismi.
Elegante nella forma con deliziosi piccoli disegni di Saul Steinberg lo è molto di più nella sostanza.
Per antico garbo mondano Giacomo Vettori si è sempre divertito con i suoi calambour a rallegrare serate tra amici improntate ad una eleganza che non ha più patria in questo secolo e più di una volta ha dato alle stampe queste sue giostre di parole.
Ho sicuramente nella confusione dei miei troppi libri nascosti anche altri suoi piccoli gioielli.
Questo però è leggermente diverso , già nel titolo.
In dubio…..negli anni gli è subentrata una certa amarezza , uno scetticismo feroce , anche se fondamentalmente non ha perso lo smalto intelligente del paradosso.
Alcune frasi sembrano buttate li per caso ;nell’insieme sono il ritratto disperato di un uomo disiilluso che comunque non rinuncia a credere che l’eleganza del pensiero sia ancora l’ancora di salvezza per dare un senso alla vita.
Traggo dalle sue perle alcune che ho amato di più :” Dietro una allusione si nasconde il pudore della verità”oppure il suo lapidario “ sogno o son mesto?”
Poi ci rivela il suo sguardo attento verso chi “ aveva lo sguardo opaco di chi non ha mai visto l’alba da una finestra sul mare “.
Ho sorriso al suo “ In aumento gli avvocati esperti in diritto venale”, ma soprattutto ho amato , per motivi ovviamente di… affinità elettive il suo “ ho messo a tacere l’ansia sovrapponendole l’Adagetto della quinta di Mahler”.
Un piccolo libro elegante , pensieri rivelatori più di quanto vogliano svelare ,un modo di raccontarsi dietro le piccole cose .
Grazie Giacomo per questo tuo apparentemente leggiadro dono.