Il segno tangibile della decadenza di un paese lo si avverte dagli eventi epocali che lo attraversano.
Venezia che muore , Venezia condannata dall’ignavia , la corruzione , il vuoto decisionale , l’indifferenza di chi dovrebbe custudirla quale bene prezioso per la storia dell’umanità intera è la conferma che tutto il nostro paese è veramente arrivato verso un tramonto storico irreversibile.
Io c’ero nel 1966 quando la mia Firenze fu inghiottita dal fango , quando Venezia sembrò scomparire sotto le acque della laguna , ma forse ancora io ero giovane , ancora credevo che il fango sarebbe stato lavato , che le acque si sarebbero ritirate .
Oggi tutto questo mi sembra tanto lontano , allora credevo che un paese come l’Italia non potesse affondare così come invece sta avvenendo in questo Duemila inoltrato dove la prospettiva di risollevare la testa mi pare ormai una figura retorica irraggiungibile.
Ci aggrappiamo all’Europa come ad una matrigna distratta , anche lei non sta del tutto bene, diventa difficile scaricare colpe , raccontarci una bella storia di solidarietà che non ha più motivo di essere creduta.
Si potrebbe dire : Se Atene piange Sparta non ride …ma non me ne viene una grande consolazione, anzi tutto questo mi fa ancora più paura per il domani dei giovani ai quali lasciamo un paese in malora .
Se uno legge la storia del Mose e conosce minimamente la laguna sa quanto può essere cattiva la marea da quelle parti : ho camminato da Chioggia a Pellestrina , ho navigato con piccole barche a vela e ho anche attraversato la Giudecca su grandi navi da crociera.
Quelle grandi paratie alle Bocche di porto sono già un monumento al degrado
e non credo che riusciranno mai a finirle in maniera positiva , anche se oggi si cerca di chiudere la stalla quando i buoi sono scappati.
Faremo la solita grande colletta , qualche spicciolo per risarcire i commercianti verrà trovato , ma lo sgretolamento sottile delle colonne della Basilica di San Marco non farà rumore fino a che , staccati i preziosi mosaici, piano piano affonderà tutto e noi perderemo la memoria di quello che Venezia fu per il mondo intero.