Non avrei voluto scrivere questo articolo ma da due giorni mi è scattato un forte senso di responsabilità nei confronti del mondo che mi circonda.
In effetti , a fronte dei miei figli e nipoti che pensano di proteggermi non venendo da me , sono io che ho cominciato a pensare che sono io che devo difendere loro!
Ho viaggiato con disinvoltura per l’Europa senza problemi nella scorsa settimana , sono andata a teatro a Londra ( per fortuna!) ma adesso ne sento la responsabilità nei confronti del prossimo.
Se mi ammalo io ( cosa che può ancora accadere ) potrei sottrarre un letto d’ospedale a qualcuno più giovane di me , a qualcuno che ne ha più diritto e molto a malincuore mi sono ritirata in quarantena.
Di fronte ai problemi veri che devono affrontare i giovani che lavorano ( in ogni famiglia ci sono situazioni con tanti problemi da affrontare ) i figli piccoli a casa , i nipoti che lavorano nelle zone a rischio , i miei stessi figli che hanno lavori che li portano comunque a contattare altre persone , tutti quelli che sono intorno a me sono capitoli di una storia che potrebbe servire da canovaccio emblematico di una sceneggiatura da film di genere apocalittico americano.
Solo che dentro quel film di un genere che non mi è mai piaciuto ci siamo noi , comparse senza scelta di una storia infinita nei suoi sviluppi e della quale non conosciamo il finale.
Cercare di trovare qualche sprazzo di positività è molto difficile : inizialmentre avevo pensato che sarebbe stato bello correre a godersi dei nostri meravigliosi musei svuotati dalle masse turistiche infestanti , ma adesso non è più possibile neppure quello, girare nella città vuota è angosciante , i teatri chiusi , tutto si è fermato.
Capitolo a parte gli idioti che scappano dal Nord per portare il virus al Sud , con grandissime responsabilità di chi ha fatto circolare nella regione Lombardia la bozza del decreto “ ferma- tutto” prima che fosse addirittura emanato.
In questo momento si capisce che vivere in un paese democratico significa esserne consapevoli ed essere all’altezza degli oneri che ne conseguono .
Cercando di analizzare questi gesti sconsiderati si capisce che sono la cartina di tornasole di certe forze politiche che hanno ancora largo consenso, che questo senso di responsabilità non lo hanno dimostrato in passato e seguitano a non dimostrarlo con i loro atteggiamenti anche in questo momento.
Ci sarebbe da sperare nella televisione . Sicuramente tutti i canali : pubblici e privati hanno nelle loro teche tanti programmi culturali che generalmente vengono relegati negli orari impossibili di bassa audience notturna.
Sarebbe una buona occasione per tirarli fuori e smettere così di allietarci con continui servizi apocalittici riguardanti il numero degli infettati e dei decessi quotidiani.
Per queste “ buone nuove” bastano un paio di dirette al giorno , per il resto inondateci di cultura . Potrebbe essere l’unico effetto positivo di cotanta tragica situazione.