Perdurando la scarsità di eventi importanti nel mondo della lirica accettiamo con gioia la chiacchierata Pappano- Kaufmann da ieri in rete .
Pappano al piano, allo stesso posto dal quale ci intrattiene con la solita capacità affabulatoria , Kaufmann da casa sua nell’ambiente che abbiamo imparato a conoscere dai suoi ultimi interventi nei gala online : delle sue prestazioni io preferisco quello di Vienna , ma anche quella del Met non è male.
La conversazione verte sul ricordo delle stupende collaborazioni tra i due presso la ROH , ogni tanto un inserto prezioso , a ricordarci , se ce ne fosse bisogno , quanto sono state di altissimo livello le collaborazioni.
Pappano introduce e Kaufmann , molto arruffato e barbuto non si fa pregare a rispondere : sono amici e hanno tante cose in comune da ricordare .
L’incontro dura mezz’ora e purtroppo non ci dice niente di nuovo : forse la cosa più carina è lo strillo fuori campo del piccolo Kaufmann che deve essere stato recuperato perché non disturbasse.
Ovviamente mancano altri successi di Kaufmann a Londra , non c’è l’Adriana Lecouvrer ( non l’aveva diretta Pappano) come pure la Bohème e Jonas sfiora il ricordo della sua performance nella Rondine di Puccini , troppo lontana nel tempo per suscitare ricordi discografici interessanti.
Come pure manca quello che forse fu il primo importante incontro fra i due quella Damnation de Faust del Theatre de la Monnaie del 2002 , uno spettacolo davvero interessante di cui abbiamo su YouTube , oltre la messinscena anche alcuni stralci di prove , preziosi per gli aficionados dei due.
Mezz’ora e la citazione lampo della prossima uscita del CD registrato un anno fa a Santa Cecila di Otello : doverosa insersione pubblicitaria che giustifica il tempo dedicato dai due al pubblico che li ama.
Se proprio vogliamo ritagliarci qualche cosa interessante una è la notizia, peraltro ampliamente prevedibile che Kaufmann approfitta del tempo vuoto per prepararsi alla scalata del ruolo di Tristan , siamo tutti in attesa e incrociamo le dita per arrivarci senza tanti vincoli post-Covid.
Per il resto bisogna aspettare che passi questa tragica vicenda che ci ha levato il piacere di vivere insieme agli altri quello che è stato per molti di noi il gusto della vita.