Quante volte avevo gia sentito cantare da Kaufmann quel “ canto del compagno errante” ?
Senza entrare nella ageografia sentimentale di chi lo ascolta senza domandarsi il perché di tanti cambiamenti mi piace soprattutto ricordare quella volta di Vienna con piccolo Ensemble Wiener –Berliner.
Jonas al suo meglio , Mahler dolcissimo nel suo racconto amoroso.
Il Tiglio ,quell’albero che arriva direttamente dal Lindenbaum del wanderer del Winterreise , tutta la melanconia contenuta nel canto amoroso che si fa rabbia e si spegne nel finale.
Forse , ma non sono in grado musicalmente di capirlo ,la versione di Schöemberg è troppo asciutta , forse gli anni che passano e su Kaufmann sembrano pesare tantissimo certo che quel canto nel 13° concerto del BSO era così tanto rarefatto e stanco da farmi pensare alla tanta tristezza che alleggiava su tutti ieri sera.
Forse ero solo io , ma quella platea vuota comincia a pensarmi davvero , le rade persone perse qua e la nelle loggie , forse non è che Schöemberg , Strauss e lo Strawinsky del Pulcinella siano le musiche più serene da ascoltare.
Concerto raffinato nelle scelte , preziosa chiusura di una serie inenarrabile di perle offerte dal Teatro di Stato della Baviera ,decisamente il migliore omaggio agli appassionati di tutto il mondo che semplicemente con un clik e gratis si sono visti offrire dei gioielli preziosi.
Gli inserti a raccontare i programmi futuri , tutti interessantissimi , quanti voli dovrei prendere per essere a Monaco tutte le volte che lo desidererei?
Ma sarà possibile ?
Le notizie dal mondo non sono le più tranquillizzanti , la sensazione di una fine della nostra era era tutta racchiusa nello sguardo triste di un cantante sensibile a cui non basta rimettersi il frack per tornare ad essere quel beniamino delle folle che è stato per decenni.