Vuoto programmatico

Classico contraccolpo dopo la due giorni di Napoli , con la differenza che non ho prospettive di viaggio per un paio di mesi, perlomeno.

Mi succede sempre , dopo che ho avuto delle belle emozioni mi sento un po’ svuotata anche se  in passato mi consolavo pensando ai programmi futuri.

Purtoppo con questa pandemia ancora così presente in giro per il mondo non vedo molte occasioni  sicure per prenotarmi spettacoli e soprattutto per viaggiare con la disinvoltuta di un tempo.

Invidio quei pochi e rari amici di cui leggo con sottile invidia i loro progetti . 

Personalmente , anche perchè con la diminuzione dei posti è sempre più caro e più difficile trovare biglietti ( ammesso che ne valga la pena ) mi reimmergo nelle benemerite tv, quelle serie come ARTE, che trasmettono  le opere  da Salisburgo , il resto vale poco .

La tv italiana  e anche SKY quando trasmettono opere e concerti  spesso si tratta di repliche di cose già viste , ascoltate , metabolizzate e anche rifiutate  se si tratta di archeologia televisiva.

Se poi nel lamentarmi penso allo sguardo triste dei musicisti che ho incontrato , tutti sospesi in attesa di una ripresa che non è sicuro sia a breve , tutti con interrogativo sul proprio futuro , se si escludono pochi , pochissimi big che comunque se la caveranno il resto è veramente incerto e problematico per molti  cantanti, mi vergogno quasi per le mie lamentazioni . Per loro i problemi sono davvero molto più seri.

Aggiungiamo anche , come ha detto sorridendo JK in una intervista , che il pubblico operistico ha pure mediamente ..una certa età, non mi pare che ci saranno rosee prospettive in futuro.

Dobbiamo per forza sperare nella scienza , cioè in questo fantomatico vaccino , ammesso che che sia davvero possibile averlo prima che per molti sia troppo tardi. 

ça vas sans dire ..io mi vaccinerò di sicuro!