Bollettino teatrale

Un bollettino di guerra che interessa poche persone e in fondo è giusto che sia così, ma la lettura quotidiana dei siti dei grandi teatri è molto triste per lo sparuto mondo culturale di chi ama la musica in generale e la lirica in particolare .

Soltanto per restare alla giornata di ieri si poteva leggere il bollettino del Operhaus di Zurigo che annunciava la rinuncia alle attività programmate in primavera con conseguente indirizzo ove rivolgersi per gli eventuali rimborsi.

Idem in Austria , ogni giorno in rete uno spettacolo , ma di riaprire sembra che proprio non se ne parli.

Tace il Bayerischestaadsoper che seguita meritoriamente a diffondere interessanti mini performance settimanali.

Chiusa la ROH  a Londra che manda sul web regolarmente tante performance del loro grande archivio.

Con tristezza guardo il mio armadio pieno di cose da teatro : giacche e vestiti che forse, se un giorno lontano i teatri riapriranno ,saranno inevitabilmente vecchi e datati come tutto sommato lo sarà anche la sottoscritta . 

A Parigi si prepara il grande evento dell’Aida a metà febbraio , ma solo in rete e per adesso visibile solo su  ARTE in differita.

Per vederla a teatro non ci sono ancora indicazioni .

Il virus non accenna a perdere la sua forza , anzi si moltiplica con le varianti

inglese, brasiliana e ora anche sudafricana .

Non si sa se i vaccini dureranno abbastanza per arrivare alla famosa immunità e oltre a tutto non si sa neppure( ma sarebbe impossibile saperlo perché ci manca un minimo di prospettiva storica ) quanto durerà la sua efficacia.

Chiudo con la piccola notazione metereologica locale : fitta nebbia sul mare Adriatico , silenzio ovattato sulla costa .