Certe volte mi sembra di essere come Schreder dei Pinuts quando conta i giorni che lo separano dal compleanno di Beethoven , io infatti conto i giorni che mi separano dal primo atto della Walküre che la prossima settima generosamente il BSO manda in streaming per la gioia di tutti/e gli appassionati di Wagner e perché no , anche di Kaufmann.
Da quel primo atto visto solo in DVD del Met molti altre volte le vicende dei fratelli Welsunghi mi hanno appassionato .
Non è un caso che la Walkiria sia l’opera del Ring più data singolarmente anche in Italia.
Wagner ci mise pochissimo a comporla e se il primo atto è tutto incentrato nella sconvolgente incestuosa storia d’amore accompagnata dalla subilme “Winterstürme wichen dem Wonnemond „ poi nel secondo c’è il bellissimo rapporto tra Brunilde e Wotan nonché la famigerata Cavalcata delle Walkirie , quella abusata anche cinematograficamente .
E’ un’opera di Wagner che scorre velocissima , ma noi ci accontenteremo di questo ennesimo regalo del teatro , anche solo a metà ,sempre in attesa di sapere se finalmente l’estate ci potrà regalare qualcosa di più importante e tanto atteso.
A proposito di questo scabroso argomento mi piacerebbe ritrovare un piccolo libro ormai fuori commercio , anche se letto e poi scomparso (prestato?) dalla mia libreria.Un piccolo racconto di Thomas Mann intitolato proprio “Sangue welsungo” ed è la storia di due fratelli che turbati ,tornando a casa dopo aver ascoltato l’opera galeotta, si trovano uno nelle braccia dell’altro .Curiosamente Mann racconta una storia che in qualche modo lo toccherà da vicino : due suoi figli furono legati da uno strano rapporto ambiguo : Erika e Klaus furono legati da qualcosa di più di un semplice affetto fraterno , furono complici intellettualmente anche se poi le loro vite infine si separarono.Letteratura e vita sempre intrecciate e in questo caso sublimate dalla straordinaria musica wagneriana.
Improbabilmente imbucata nel teatro che festeggiava i sessanta anni della ricostruzione ho sentito Kaufmann per la prima volta dal vivo cantare la splendida aria , alle sue spalle René Kollo sorridente .
Due ore di discorsi ufficiali senza praticamente capire una parola , ma quei pochi minuti di emozione mi avevano premiato per la lunga attesa.