Mi è entrata in testa una frase , è una mitica risposta di Gurnemanz a Parsifal quando il ragazzo dice pressappoco che sta perdendo il senso del tempo e dello spazio e allora ecco la risposta : vedi figlio mio : qui lo spazio diventa tempo . Lo scrivo in italiano anche se in testa mi ronza in tedesco , il mio povero balbettante tedesco di scuola da terza età.
Ho anche notato che la frase sembra risuonare palindromica , tempo e spazio si confondono nella memoria tanto che una persona amica l’ha citata al contrario in un suo post .
Poi chissà perché mi viene da collegarla a Franco Battiato , in fondo Wagner da quel gran fantasista che era giocava con i suoi testi e anche con i nomi : (Amortas – Infirmitas) e il cantautore scomparso ieri ,come il grande compositore ,si divertiva a spiazzare con i versi i suoi adoranti seguaci.
Qui mi immagino le urla di scandalo dei lettori inorriditi dall’avere accostato il tanto alto con un paragone che può sembrare imbarazzante.
Ma tant’è.
Ho scoperto che la notte può sembrare meno lunga da attraversare ascoltando il preludio del Parsifal che ha in sé qualcosa di ipnotico per la mia mente , ascolto e mi scorrono avanti le immagini di questo difficile ultimo anno privo di riferimenti precisi : i mesi si assommano in un vago passaggio da un arancio ad un rosso, poi di nuovo alternati . Sempre senza prospettive .
Mi sembra altamente ridicolo festeggiare un’ora d’aria in più , come se la cena fuori o l’orribile “ape-cena” fossero il fine ultimo della vita sociale.
Ridicolo è anche lo spasimante desiderio di sposarsi quando ormai il calo delle cerimonie di nozze era diventato una costante del nostro vivere civile , forse che il non poterlo fare ha riesumato voglie e tradizioni sepolte dalla modernità?
Cominciano ad affastellarsi le notizie di programmi futuri : si sprecano le Tosche e le Traviate con molti ritocchi in corsa , ho la sensazione di stare alla finestra di un mondo che riprende ad agitarsi .Per ora ritengo prematuro pensare a viaggi all’estero anche se domani sarei stata volentieri a Vienna , la testa corre ma i piedi sono ancora di piombo.