Ero rimasta affascinata dalla musica di Aribert Reimann già da diversi anni , una prima volta a Salisburgo ( La conquista del Messico) e poi a Firenze nel Maggio di due anni fa.
Sollecitata da mia sorella ero andata a sentire il Lear , un’opera straordinaria , violenta e dolcissima e l’allestimento , che veniva da Parigi , era notevole e gli interpreti perfetti ciascuno nel proprio ruolo.
Ero quindi molto curiosa e dispiaciuta di non potere ancora andare a Monaco per rivedere questa opera che proprio qui aveva visto la luce per la prima volta nel 1978 con Fischer- Dieskau nel ruolo del titolo.
In religiosa attesa davanti allo schermo ho seguito la storia di questo povero re vecchio e impazzito , delle sue crudeli figlie Goneril e Regan e della dolcissima Cordelia.
Ebbene , soltanto chiudendo gli occhi e ascoltando ho ritrovato la magia perché l’allestimento mi ha veramente molto delusa .
Non si capisce proprio perché serva inscatolare ( letteralmente ) la tragica vicenda in una sorta di freddo stanzone museale , non si capiscono gli orrendi costumi , se non si conoscono tanti momenti strazianti e ben resi musicalmente la cosa più probabile è che si consideri l’opera una “cosa moderna” da cui salvare alcuni momenti di lirismo.
Gli interpreti , tutti di altissimo livello ce l’hanno messa tutta a a cominciare da Christian Gehrahrer , protagonista molto considerato, alle tre figlie , tutti grandi nomi di cantanti specializzate nel repertorio .
Ma la tragedia non c’era e ne sono molto dispiaciuta .
Ricordo la foresta simbolica che si apriva e chiudeva , ricordo la capanna del povero Tom- Edmound ( e la prestigiosa idea del cambio di voce del cantante ) , ricordo l’abisso di Dover in cui vuole gettarsi Glouchester , il vagare del Matto seminudo , la fedeltà di Kent .
Shakespeare grandissimo , Reimann pure, ma a mio avviso topica grandiosa del BSO, una vera occasione sprecata.
Ovviamente queste sono valutazioni “ da streaming “ di una povera ignorante , aspetto le recensioni titolate , eventualmente per ricredermi.
Resta la sensazione di qualcosa di bello da riascoltare con attenzione per rivivere le emozioni che già una volta questa musica mi aveva regalato.