La foto in prima pagina di Repubblica è terribile .
E’ molto difficile commentare l’orrore di quello che sta succedendo a Kabul e che probabilmente a cascata provocherà una stagione di terrore che arriverà di nuovo ad insanguinare anche la nostra lontana Europa .
Non ci dobbiamo fare illusioni , si sta riaprendo una stagione di terrore e non saranno gli studenti coranici a fermarla .
Nel grande grogiolo islamico Jaijdista si è aperto un nuovo varco di sangue e l’Afganistan rappresenta l’occasione per ritornare all’attenzione del mondo intero .
Grave colpa degli Stati Uniti ed è persino patetico il vecchio Biden che minaccia : ve la faremo pagare . Mi ha fatto pensare ad un vecchio guerriero cieco che brandisce un’arma nel vuoto , perché niente è più difficile per gli USA entrare nelle logiche integraliste islamiche.
C’è però un risvolto personale in questo mio angoscioso pensiero: quella bellissima foto mi ha fatto pensare ad un Caravaggio e di questo mia considerazione vergognosamente estetizzante mi sento in colpa , come se non riuscissi a cogliere l’orrore senza legarlo a qualcosa di mio , a qualcosa che invece riguarda la bellezza a cui siamo abituati noi europei.
Il solo paragone che posso fare è musicale : quella foto è un Requiem , non riesco a guardarla senza cercare una preghiera musicale dietro il volto abbandonato di quel giovane , in lui trovo l’immagine della sofferenza del mondo e questo mi fa molto male.