Roturoa

Anche ai paesi qualche volta viene voglia di cambiare nome . Senza molto clamore Bombay ritornò Mumbay e Calcutta Chennay, Questi in effetti erano i vecchi nomi prima della lunga vita coloniale dell’India e non è stato un dramma cambiare per ritornare all’antico.

Leggo oggi che anche i neozelandesi vogliono ritornate alla loro antica storia : sono un paese della Polinesia e la loro lingua  un tempo fu quella Maori anche se oggi i maori sono una percentuale molto folkloristica della popolazione , molto tutelata ( a parole ) ma nei fatti sono ancora una componente molto più povera della popolazione .

Vorrebbero tornare a chiamarsi Aotrearoa  perché non si considerano una Nuova Zelanda , ovvero una nuova Olanda nell’Oceano Pacifico.

Ho un ricordo personale particolarmente divertente che riguarda quei grossi uomini tatuati e per questo oggi mi fa piacere ricordare la mia piccola storia di incontro con loro :
ero in quella che ancora chiamo Nuova Zelanda e tra un turno di regate e l’altro facemmo un bellissimo giro nelle due belle isole che la compongono.

Sulla via del ritorno sosta turistica obbligatoria a Roturoa con annesso spettacolo dei Geiser strepitosi e per finire un incontro con la locale comunità.

Eravamo un gruppo e per un motivo che mi spiegai solo con la sua aria molto british mio marito fu scelto come Chief per l’incontro . Io in quanto compagna del capo fui piazzata su una sedia “dorata” al centro della sala .

Poi cominciò la cerimonia : i Maori ci venivano incontro facendo orrende linguaccie ( pare che poverini pensassero di ricacciare così gli europei invasori !) , poi facevano la Haka , ma quella la si vede anche quando aprono le loro partite di rugby e poi alla fine ci accoglievano danzando .

Fu la mia esperienza più ridicola e divertente di viaggiatrice che abbia mai fatta e alla fine fui sommersa di felci e di urla festose da parte dellle donne molto poppute e tatuate .

Sarà per questo che oggi , divagando volutamente dai nostri tanti attuali problemi mi sono concessa questo ricordo-vacanza .

Se cambiano nome io sono d’accordo con loro.