La spigolatrice e la violata

Fa molto scalpore in questi giorni la pubblicazione di foto di una orribile statua in memoria della Spigolatrice di Sapri.

Antistorica , volgare e anche offensiva nel ricordo di una mediocre poesia che nei miei verdi anni si imparava a scuola : eran trecento , eran giovani e forti..e forse morendo non hanno guardato quella pin up dalle lucide chiappe al vento che il modesto artista ha concepito in questi poveri tempi in cui evidentemente abbonda il cattivo gusto.

Ma per consolare gli offesi abitanti di Sapri e di tutti gli amanti del bello vi mostro un altro esempio di volgare scultura che purtroppo mi tocca vedere ogni volta che esco in macchina dalla Galleria San Martino ad Ancona.

Il titolo è “la violata” , praticamente la rappresentazione di una donna stuprata che guarda caso , nella postura e nello sfacciato mostrarsi è degna sorella della collega di Sapri.

Ci fu chi si ribellò quando la statua venne eretta con grande gaudio poi in una città sonnolenta e tranquilla il fatto che l’orribile e inutile scultura fosse piazzata dove si nota poco e tutto sommato prima che la Galleria avesse i due sensi di marcia la si notava anche meno , le proteste cessarono.

La poveretta ha le vesti stracciate ma tiene ancora orgogliosamente la borsetta in mano , ho sempre pensato che l’avrebbe dovuta sbattere in  faccia al violentatore e invece no ! Se ne sta fiera e impettita alla faccia di chi pensa che farle violenza sia stata una cosa da nulla .

Questo museo degli orrori maschilisti dimostra ancora una volta , se ce ne fosse bisogno , che anche nella testa degli pseudo (sic!) scultori l’idea di donna procace abbia ancora un suo fascino perverso .

Quello che mi preoccupa davvero è che ci siano ancora amministrazioni pubbliche o enti locali che trovino i soldi per finanziare certe brutture .

Mi viene da dire “ non statue ma opere di bene “ di cui sicuramente c’è più bisogno.