Oggi comincia l’inverno , il sole si ferma un attimo : solstizio .
Non so perché ma il lato un po’ primitivo di me ci pensa sempre , è una specie di giro di boa naturale .
Gira la ruota del tempo e spesso mi capita di immaginare in qualche valle chiusa nei tempi lontani della preistoria gli abitanti di un immaginario villaggio rivedere “ prima “ quel raggio di sole che ieri non c’era.
Laicamente sappiamo il perché di quella data storica del Natale eppure un senso di ripresa e di speranza ci dovrà pure essere in quel raggio di luce che appare di nuovo , ciclicamente nelle nostre vite.
Speriamo pure che quello che sta entrando non sia l’ennesimo “inverno del nostro scontento” anche se le premesse e le paure ci sono tutte.
Rientrano dagli angoli sparsi quasi tutti i miei cari affetti; per chi c’è e chi non c’è ho addobbato ancora una volta la casa a ribadire l’importanza della forma “famiglia” , nucleo primigenio della società cercando di non fare la conta di chi manca pensando comunque a quelli che pur non essendoci più rappresentano quella continuità culturale che cerco di tramandare e senza enfatizzare troppo credo che mantenere le tradizioni possa servire a ribadirei i valori che contano.
Mi dispiace l’incertezza circa i miei programmi futuri : invidio quelli che riescono a farne in questo tempo incerto nel quale comunque testardamente cerco di darmi un numero minimo di prospettive .
Mi sono persa il concerto di musiche natalizie a Monaco ( ci avevo rinunciato già prima della disdetta!) buttando via anche un po’ di soldi . In fondo avrei solo dovuto aspettare, ma mi consolo pensando che quei canti natalizi mi hanno già fatto compagnia l’anno scorso e quest’anno basta rimettere su play e …la magia si ripete , per il resto vedremo.