Quando si ha la testa vuota e si cerca di non pensare può essere utile rifugiarsi nella visione di un film “ scemo” , di quelli del ramo apocalittico che generalmente non guardo per una questione di gusti personali.
Ma Don’t look up non è un film scemo –apocalittico , è un bellissimo apologo sulla nostra vita di oggi , sul condizionamento folle dei media sulla psiche massificata delle genti, una satira pesante che partendo da un’ipotesi generica ( la cometa che arriva a distruggere l’umanità ) in realtà si applica ad ogni evento catastrofico che incombe su tutti e puù essere tradotto in molti termini : dalla crisi climatica alla pandemia .
Ce n’è per tutti , forse semmai di messaggi ce ne sono anche troppi , come ci sono addirittura tutta una serie di grandi nomi dello schermo , chiaramente tutti impegnati politicamente nello stesso pensiero democratico , a cominciare dal fantastico e imbruttito Leonardo Di Caprio.
Sicuramente il film è soprattutto una denuncia del sistema americano , ma basta allargare un po’ lo schermo e sicuramente ci possiamo ritrovare tutti , così divisi sulla paura , sul misticismo televisivo , sullo sfruttamento delle masse da parte di chi , purtroppo il potere lo detiene davvero ed è il multimiliardario visionario proprietario dello strumento più diabolico col quale tutti facciamo i conti : il nostro I Phone.
Fino ai titoli di coda e oltre …