Sgarbi pubblicitari

“E’ scherzo o è follia “ho pensato vedendo le scritte pubblicitarie luminose sul Ponte Vecchio e sullo Spedale degli Innnocenti a Firenze.

Soprattutto la facciata dello Spedale che ho visto per tanti anni dalla finestra della casa di mia sorella a cui piaceva raccontarmi anche il cambio di colore dei “tondi” robbiani che ne decorano la facciata :

 sai , cambiano di azzurro con il colore del cielo , mi diceva ogni volta, vederli così inframmezzati da pubblicità blu come fossero francobolli , mi ha fatto davvero sobbalzare.

Poi , nel lungo articolo del giornale  si cercava di spiegare che gli sponsors sostengono l’arte e qui il paragone con i Medici , ricchi mecenati delle arti, saltava fuori a mò di esempio giustificatore .

Sarà anche vero ed è vero che ormai manco talmente da tanto tempo dalla mia città che potrei fare anche a meno di lamentarmi , in definitiva la pubblicità durerà pochi giorni e non altererà in futuro la bellezza di quel loggiato.

Resta però il problema di fondo e l’inutile ricerca delle responsabità di chi ha autorizzato l’operazione commerciale non mi restituisce il senso di offesa che mi ha dato questo barbaro imbrattamento dei famosi monumenti.

A questi punto devo ammettere che mi affascinano di più i murales che decorano i muri quando lentamente si entra a Roma in treno alla stazione Tiburtina.

Bruttissimi graffiti fatti con le bombolette spry mi raccontano il vero lento spegnersi del bello nel nostro tempo.

La storia dell’arte ha sempre vissuto cicli alterni : dal figurativo all’astratto, fino all’odierno orribile.

 Qui siamo al sovrapposto pubblicitario che sfrutta la bellezza antica , cerchiamo di prenderla come una barzelletta raccontata male , anche se il pubblicitario che l’ha pensata sarà contento anche della mia scandalizzata reazione .Il suo risultato l’ha raggiunto.