Un capolavoro

Piccola riflessione su una bellissima opera del Novecento ( è del 1945) sul suo autore , sulla sua ispirazione e sul destinatario di questo omaggio musicale.

Benjamin Britten trovò ispirazione per questo suo capolavoro in un poema del 700 intitolato The Borough di George Crabb :

In una delle 24 lettere che compongono l’opera  si racconta la cruda denuncia della malevolenza popolare nei confronti di un essere emarginato , nel caso in questione Peter Grimes difficile e problematico, dai precari equilibri sessuali.

Il compagno di Britten : Peter Pears a cui il lavoro è dedicato e per il quale fu scritto era in effetti compagno di Britten anche nella vita : il sottile , inespresso filo conduttore omosessuale rimase nell’ombra in tempi in cui in Inghilterra era ancora difficile parlarne.

La figura del protagonista dell’opera : il Peter Grimes del titolo è un pescatore solitario ,ossessionato dall’idea di realizzare una pesca miracolosa con la quale arricchirsi e fuggire da quel Borgo ostile che lo aveva addirittura messo sotto processo per la presunta morte di un suo mozzo , un povero orfano trovato nel triste orfanotrofio  del paese , morto durante una drammatica battuta di pesca.

Grimes esce dal processo assolto , ma non nell’immaginario collettivo e la povera maestra , con la quale in un forzato progetto di avvenire Grimes pensa di rifarsi una vita lontano , gli porta ancora una volta un altro povero orfano , vittima predestinata per offrirgli ancora una volta un aiutante per il suo lavoro di pescatore.

Ma la tragedia incombe , mentre si annuncia insieme alla tempesta in arrivo anche la vista di un enorme branco di pesce Grimes decide  comunque di prendere il mare forzando a seguirlo l’impaurito ragazzino.

La  pioggia , il vento e la tempesta avanzano : il ragazzo spinto da Grimes dalla solitaria capanna verso la spiaggia cade nel crollo della falesia e muore .

Di fronte a questa catarsi il pescatore , inutilmente persuaso all’unico amico che cerca di dissuaderlo , mette lo stesso la sua barca in mare per annullarsi nelle onde.

Il giorno dopo, placata la tempesta si saprà solo di un marinaio che si è disperso in mare.

  Ho ascoltato l’opera alla radio ma ero infastidita dalla voce del suggeritore ,poi l’ho trovata ,  generosamente postata su YouTube e ho capito che Jonas Kaufmann ,innamorato della musica di Britten, è riuscito a dare una sua personale lettura di quell’infelice pescatore.

Molto meno arrabbiato di quanto lo avessi visto e sentito in altre edizioni , disperato e dolente questo ennesimo personaggio perdente rientra nelle corde del grande tenore anche se le foto di scena mi lasciano un po’ perplessa davanti ad una barca giocattolo con un mozzo talmente piccolo da essere davvero poco credibile come aiutante in mare.

Adesso bisogna aspettare e sperare nel DVD promesso , anche se so bene che niente ti regala l’emozione dell’opera vista dal vivo a teatro.