Avevo un sogno, quello di portare ad Ancona Jonas Kaufmann per assegnargli il premio Corelli100 e con soddisfazione ammetto di esserci riuscita –
Quello che segue è il piccolo diario della due giorni , in realtà poche ore di domenica 24 aprile e di lunedì 25 aprile .
Cronaca minuta di un pomeriggio e di una serata davvero intensi.
Verso le quattro del pomeriggio mi preparo ad andare all’albergo per essere pronta ad accogliere Jonas che so sia partito la mattina da Napoli e viaggia con una macchina che gli abbiamo mandato noi ,insieme alla moglie e al bambino .
Alle quattro e mezzo sono in postazione , con me il Presidente della Fondazione che opta però per andare già alla Mole dove si svolgerà l’incontro.
Non resto sola per molto tempo perché arriva il caro amico Alberto Mattioli che sarà il conduttore dell’intervista che commenta il premio.
Mi arriva una telefonata dalla Mole : facendo ponte tra l’agente di Jonas e il Presidente sappiamo che il cantante ha trovato molto traffico e maltempo e che arriverà direttamente al luogo dell’incontro.
Con Alberto scendiamo a piedi alla Mole Vanvitelliana .
Vedo , o meglio intravedo mia cugina e l’amica Paola venuta da Bologna e : contrordine –Jonas è in arrivo , torna all’albergo.
Mi procurano l’auto del Teatro e risalgo le “valli che avevo disceso con orgogliosa sicurezza”.
All’albergo però , per il classico disguido locale , è già stata dirottata anche Annalisa e quindi l’accoglienza a Jonas l’ha fatta lei . Aspettiamo Kaufmann che nel frattempo si è cambiato ( di corsa ) anche Christiane e Valentin , in corteo con due macchine riscendiamo alla Mole Vanvitelliana .
Vedo e non vedo , ma mi pare che ci siano già veramente più persone di quanto avrei mai sperato di vedere.
Momento di panico: Christiane ha lasciato il telefono in albergo e non la fanno entrare senza controllo del greenpass.
Fortunatamente Jonas ( pare che non sia la prima volta ) cerca cerca e trova anche il greenpass della moglie sul suo telefono.
Entriamo tutti trionfalmente , ma io non vedo praticamente più nessuno.
La cerimonia si apre col saluto della Direttrice del Teatro , poi il saluto dell’Assessore , visione di due video ( Corelli e Kaufamann illustrati dal nostro critico musicale locale e infine la chiacchierata tra Jonas e Mattioli .
L’intervistatore è garbato e intelligente e Jonas comincia a parlare ; sono da poco passate le sei del pomeriggio e praticamente parlerà fino alle dieci e mezzo di sera .
Con tempo ben calcolato arriviamo alla fine del piacevolissimo dell’incontro e consegna del Premio : targa da parte del Comune e bella medaglia di Trubbiani da parte della Fondazione . Io consegno , a nome delle groupies di tutto il mondo ,il bouquet di rose rosse all’amato tenore .
Assolto per i selfie , i miei nipoti non riescono neppure ad avvicinarsi , vani miei tentativi di sottrarre il divo alla piccola folla di giovani che vogliono foto e autografo e poi “tipo bodyguard” riesco a portare il divo verso una saletta dove è preparato un piccolo rinfresco.
Alle otto , in ordine più o meno sparso risaliamo verso l’albergo dove , davvero in pochi, siamo a cena .
Seduta accanto a Kaufmann c’è un momento in cui ,girandosi verso di me per rispondere a Mattioli, mi rendo conto di essere a pochi centrimetri da lui e ed esclamo : mio Dio , mai stati così vicini ! e scoppio davvero a ridere..
Nel frattempo il piccolo Valentin che è un trottolino clone del padresia nell’aspetto che nella resitenza fisica mangia buonissimo in braccio a mamma e non da alcun cenno di stanchezza.
Una cena brillante , si parla tanto di opera , di allestimenti e senza reticenze diplomatiche . Mi è sembrata veramente una vera serata tra amici.
Verso le dieci e mezzo , riesco a mandare il tenore a dormire , ci accordiamo per rivederci la mattina dopo , verso le dieci e mezzo davanti al teatro.
(segue)