C’era una volta l’America .

 

Tutti  noi nati nel Novecento siamo venuti su con il suo mito e  oggi ci ritroviamo a fare i conti con un paese assurdo , nel quale c’è ancora la pena di morte , nel quale tra un po’ sarà addirittura impossibile abortire senza commettere un reato , nel quale la mattanza dei bambini in una scuola non basta per fermare la festa della vendita libera delle armi.

Inutile ricorrere al famoso secondo emendamento e soprattutto all’immagine del Cowboy della nuova frontiera : simbolo replicato da tutti i bambini del mio tempo , e poi anche nel tempo dei miei figli nel quale era ovvio vestire la maschera meno costosa di carnevale : il Cowboy con tanto di cinturone e due belle Colt per fare pumpum .

A ben pensarci l’immagine WASP nascondeva una realtà molto complessa : i grandi registi , gli scrittori , i  grandi fotografi , i musicisti  , i pittori americani nascondevano nell’americanizazione del nome tutti radici lontane e in gran parte erano esuli fuggiaschi    (moltissimi gli ebrei ) da guerre e persecuzioni europee.

Poi con l’appiattimento culturale più recente ha preso il sopravvento un testosteronico americano medio ,ossessionato da tutte le paure atomiche , da tutte le potenze cattive che vogliono sopraffarli : la Cina cattivissima , la Russia che rialza la testa mentre  nel cinema dilagano ,insieme ai Supereroi che le combattono ,tutte le guerre ipergalattiche dagli effetti speciali che fanno i film sempre più simili a cartoon per un’infanzia senza fine.

Come è lontana l’America dei miei anni verdi quando si sognava il viaggio coast to coast , quando la California era ancora un mito e soprattutto quando si sognava di mettere piede per la prima volta nella Grande Mela.

Il declino di un paese tutto sommato ancora giovane è molto triste , questo nuovo millennio spegne una speranza , ma ci fa molto più orgogliosi della nostra sfilacciata , difficile ,ma comunque intellettualmente molto più avanti vecchia Europa.