Alla fonda , ormeggiati al largo delle isole Dahlak in Eritrea una sera mi misi a guardare il cielo , il cielo d’Africa :milioni di milioni di stelle quando mai se ne possano vedere nei nostri cieli d’Europa e capii due cose : che il mal d’Africa è una cosa seria e che siamo talmente piccoli nell’universo che ogni nostro pensiero di possesso e di ricchezza s’infrange davanti all’enormià di un cielo africano stellato.
Ho ripensato a quel cielo vedendo le strabilianti immagini che ci sono arrivate dal telescopio stellare James Webb e che sono solo più colorate di quel magico manto trapunto che scoprii una sera lontana.
Più che il fascino scientifico di quelle immagini è l’aspetto morale che mi pone tante domande : davvero siamo quello che crediamo di essere ?
Vaghiamo in un lasso di tempo relativo su questo pianeta del quale ci sentiamo padroni e non sappiamo quasi niente di tutto quello che crediamo di sapere .
Forse l’unica risposta possibile è il richiamo kantiano sulla nostra unica certezza possibile : il cielo stellato sopra di noi e la legge morale dentro di noi..
ma vallo a spiegare ai cosiddetti grandi della terra!