Credo fosse passato un nanosecondo dalla fine del Concerto di Monaco di sabato 23 luglio che sul mio telefono è apparso il video della standing ovation forse arrivata direttamente dalla Bayeriche statsoper.
Poi come un fiume , mentre io quasi boccheggiavo nella mia camera nell’ariaferma di questa eccezionale estate torrida mi sono arrivate tutte le foto delle amiche presenti al concerto , foto tutte uguali ( più o meno ) con quel classico azzurrino del fondale sul quale si stagliavano Jonas Kaufmann e il suo magico pianista Helmut Deutch.
Allora mi sono sentita proprio tradita nella mia scelta estiva : avevo optato per Londra e poi alla fine sono rimasta a casa , Monaco non l’avevo proprio messa in conto.
Magra consolazione l’avere ascoltato dal vivo perlomeno la metà del programma , certamente però è innegabile dire che un po’ mi sono pentita anche se restando a casa ho vissuto un’esperienza di tipo totalmente diverso ma in qualche modo , credo si sia capito dal mio diario social, altrettanto divertente e gratificante.
Poi il giorno dopo sono arrivate anche le foto più belle e le recensioni , ma la cosa un po’ buffa era il coro di gratificanti esclamazioni : Jonas è tornato !.
Ma quando mai era andato via? aveva solo preso una pausa credo abbastanza giustificata dal punto di vista sanitario , io non avevo dubitato un momento che quando sarebbe tornato in scena lo avrebbe fatto nella solita perfetta forma .
Poi dove non arriva lo salva la sua meravigliosa esperienza e capacità di adattare al suo strumento ogni ostacolo da superare .
Un bel calendario in area austro-germanica lo attende e anche un sforamento svizzero.
Io comincio a fare il mio bagaglio settembrino , sapendo che il volo mi costerà il doppio ma sperando che il clima , perlomeno quello , sia meno inclemente .
Nel frattempo andrò pure a votare per un nuovo Parlamento italiano con la speranza ,anche in questo caso ,che il risultato non sia una tragedia perchè quelle mi piacciono solo a teatro.