Dopo avere visto un video di una povera ragazza fare una ignobile imitazione di Maria Callas in non so bene quale spettacolo televisivo ( credo sui trattasse di imitatori ) per fortuna mi sono imbattuta in una garbata intervista sulla prima rete tv fatta ad una garbata vecchia signora veneziana che la Maria l’aveva conosciuta davvero.
La signora , davanti a una bella veduta del Canal Grande ricordava la sua amicizia con la Callas che risaliva al tempo in cui la grande cantante era sposata con Meneghini e parlava un italiano dolcissimo con accento veronese.
Io non ho avuta la fortuna della signora veneziana però per motivi anagrafici sono ancora tra i pochi che la Callas l’hanno sentita cantare davvero a Firenze , prima della sua grande avventura scaligera.
Ero una giovinetta con una mamma appassionata di musica , nipote per vari rami con orchestrali ( il nonno , un cugino di mio padre e la mia madrina ) e a teatro ci andavo spesso , dopo che , finita la guerra , il Maggio Musicale era una meraviglia conosciuta in tutto il mondo.
Tutto questo l’ho già raccontato un uno dei miei piccoli libri dedicata a Jonas Kaufmann , anzi credo più di una volta , e il motivo è sempre lo stesso : solo Kaufmann dopo la Callas hanno avuto su di me lo stesso effetto ammaliatore .
Lo dissi anche a lui nei corridoi bui della Carnegie Hall passando davanti ad un manifesto che mostrava la Callas : sarebbe stata la tua partner ideale ! e lui mi fece un sorrisino un po’ sornione perché era chiaro che non ero la prima a dirglielo.
Ho visto la grande diva in tre opere e le recito come una preghiera :Lucia, Traviata e Puritani ; gli ultimi addirittura a tutte le repliche.
Ancora oggi ne riconosco la voce ogni volta che l’etere mi rimanda la sua inconfondibile carica emotiva filtrata in ogni respiro.
Di certe creature straordinarie ne nascono poche in un secolo , mi reputo molto fortunata se al principio e alla fine della vita ne ho ascoltate due.