Dalle mie parti

In un piccolo paese alle porte di Ancona vive una gloria nazionale : Sofia Raffaeli , campionessa mondiale di ginnastica .

A Chiaravalle ci abita uno dei miei figli e quando chiedo di questa ragazzina straordinaria mi dicono di conoscerla tutti e tutti ne dicono quel bene semplice e positivo per una ragazza seria e decisamente impegnata in tutto nella vita .

Scopro anche che è figlia e nipote di persone semplici e molto per bene che conosco personalmente da tanti anni :  i buoni frutti nascono sempre da buoni alberi.

In questi giorni si leggono tante storie strane che riguardano le ragazze della ginnastica artistica : le famose Farfalle che volteggiano lievi sulle pedane di tutto il mondo.

Chiaramente c’è un lato più oscuro in tanto risultato positivo ; spesso mi sono chiesta quanti sacrifici e quanta fatica ci siano dietro quei volti sempre sorridenti e quei corpi incredibilmente sottili inguainati nelle fosforescenti tute d’ordinanza .

Del resto anche le giovani che volteggiano in acqua e che ammiriamo nei loro stupendi movimenti in perfetto sincrono credo siano sottoposte a estenuanti giornate di esercizi e a dure regole di vita .

Mi viene in mente il lontano fenomeno di Nadia Comaneci , la piccola romena che ci incantò in anni lontani.

Tutte queste atlete dai miracolosi risultati nascondono dietro i loro volti sorridenti il peso della fatica e il sacrificio quotidiano per ottenere tali risultati.

Viene da domandarsi se ne vale la pena .

La risposta facile è positiva , bisogna poi misurare se il costo del risultato vale il sacrificio di una vita .

Ma questo in realtà è il prezzo che si paga in ogni settore dello sport ( e non solo).

L’esasperazione per la ricerca dei risultati non deve far dimenticare il fattore umano , banalizzando al massimo capire dove sta il limite , dove il risultato mirabile non nasconda pesanti risvolti psicologici.