Lo spettacolo inaugurale della stagione del Teatro dell’Opera di Roma segna un punto alto nella produzione di questo teatro che seguita a dimostrare vivacità di intenti e coraggio nelle scelte.
Questi Dialogues sono un particolarmente riusciti per una serie di circostanze.
Un momento felice della regista Emma Dante che spogliatasi di alcune sue ricorrenti tematiche ,spesso anche troppo riconoscibili ,firma uno spettacolo rigoroso e asciutto come il testo richiede.
Una felice direzione musicale , un Michele Mariotti maturo e sensibile che si è avvicinato alla straordinaria partitura con la necessaria linearità, un cast di tutto rilievo dove ovviamente brilla la stella di Anna Caterina Antonaccci di cui non finirò mai di dire tutta la straordinaria capacità di entrare nei personaggi con tutta la sua persona.
La ripresa RAI non ha levato niente alla rappresentazione , semmai , valorizzando le riprese con eccellenti luci , ha reso anche più lineare la comprensione del testo .
Inutile dire che si tratta di uno dei pochi capolavori della seconda metà del Novecento .
Gli stupendi e spiritualmente emblematici dialoghi di Georges Bernanos credo siano statiall’origine del felice risultato musicale di Francis Poulenc.
La possibilità di seguire con la facile lettura dei sottotitoli in italiano penso abbia permesso a molti spettatori digiuni di tanta spiritualità quanto siano totalmente interconnessi testo e musica fino a farne un Unucum perfetto.
Le sedici suore del Carmelo che scelsero la via del martirio , nonostante la umana paura e i tentennamenti della coscienza segnano una tappa del percorso spirituale della natura umana davanti alla scelta estrema nella quale il coraggio prevale , oserei dire , senza passare per il fanatismo.
Grande emozione e il silenzio che ha accompagnato la chiusa dell’Ave Regina dopo l’ultima sciabolata della ghigliottina ha forse dimostrato palpabilmente il livello emozionale raggiunto dallo spettacolo.
Chi può vada a Roma e non si perda questa rappresentazione , comunque è anche recuperabile perfettamente su Raiplay , ne vale la pena,