UN TRAFILETTO

Mi permette di tornare sul CD di Pappano con la Turandot col finale completo di Alfano che sta raccogliendo consensi ovunque.

Anche io ne avevo già un po’ parlato anche se mi ero soffermata soprattutto sulla diversa interpretazione di Kaufmann dell’aria tenerissima del primo atto “ non piangere Liù” tanto diversa dalla sua prima interpretazione  scaligera.

Oggi Enrico Giraldi ne scrive sul Corriere e confermando tutto il bene possibile dell’operazione discografica  ma conclude con un “ peccato non aver usato il finale di Berio”.

Questa frase mi ha fatto palpitare di gioia perché nessuno aveva mai parlato di questo finale , per me il più bello in assoluto e soprattutto il più vicino a quel finale misterioso in diminuendo che tanto mi aveva richiamato il misterioso riferimento pucciniano a Tristano.

Considero  Giraldi un grande competente e avere trovato nella sua piccola nota un richiamo a quello che io non avevo  osato dire mi riempie di gioia.

Devo dire che se ne sono dette di ogni genere soprattutto in riferimento a Kaufmann che particolarmente  in terra di Germania pare avere più detrattori che altrove .

Lo hanno pure criticato per quell’attacco , quasi un  sospiro, da me tanto amato , tanto da definirlo da canzonetta !

Forse la grandezza di un artista sta anche nella sua originalità , anche in questo caso l’unico paragone che mi torna in mente è quello con la mitica Maria , quella che ha segnato col suo canto la più grande rivoluzione lirica del secolo scorso.