Bruciano i tempi le programmazioni future, quasi a sfidare il doloroso passato pandemico : è di pochi giorni fa l’annuncio del Festival di Pasqua di Salisburgo per il 2024 quando ancora deve partire quello del 2023 !
E’ uscito anche il programma della Scala per la prossima stagione ,piuttosto interessante , almeno sulla carta.
Sulla stampa ha molto risalto il blitz atletico del Sindaco di Firenze in difesa della facciata di Palazzo Vecchio anche se personalmente avrei apprezzato di più la difesa del Sovrintendente Pereira al Maggio che con tutti i suoi difetti e leggerezze aveva riportato , per un attimo , il Maggio ai fasti lontani.
Nel mio piccolo mondo periferico di una Regione minore si nota la difficoltà di mantenere i livelli passati dei gloriosi Festival , quello popolare di Macerata e quello elitario di Pesaro.
Tra litigi e baruffe intanto all’Arena di Verona la Sovrintendente è stata pure nominata Commendatore ; per il resto il giro delle sedie non conforta se non accompagnato da congrui finanziamenti per tutto il settore musicale.
Se ne lamentano anche in Germania , ma qui davvero si fanno le nozze con i fichi secchi.
A chiusura del piccolo aggiornamento mi diverte commentare le diverse reazioni sui social : mentre a Firenze c’è qualche sprovveduto che spera in una riduzione del prezzo dei biglietti (davvero invece estremamente bassi) ci sono altri che invece ne auspicano l’aumento per garantire se non altro il mantenimento della qualità ultimamente raggiunte sia delle opere che dei concerti.
A Salisburgo si programma l’anno prossimo , dalle nostre parti se tutto va bene , si programma lo stretto presente.