In piazza Santissima Annunziata a Firenze c’è il bellissimo Loggiato degli Innocenti decorato con i tenerissimi tondi robbiani dei bambini in fasce.
Sono “ gli innocenti” che venivano lasciati anonimamente dalle madri in quella ruota che per prima Firenze istituì tanti secoli fa.
A Firenze infatti il cognome Degli Innocenti è diffuso da sempre , come peraltro è diffuso a Napoli il cognome Esposto e la derivazione Esposito che hanno la stessa matrice di quello fiorentino.
Se a Milano agli albori del terzo millennio hanno pensato a qualcosa di simile alla antica ruota fiorentina è solo una cosa buona e che ne abbiano usufruito “ solo “ tre madri in tanti anni è segno che non è stata pubblicizzata a dovere quando fu creata.
E qui mi fermo perché la parola pubblicizzata non va intesa come cassa di risonanza per un evento sofferto e segreto come quello che ha spinto una mamma sicuramente disperata a metterci dentro una sua creatura tanto amata da darle nome e raccomandazioni per il suo futuro.
Malissimo ha fatto il primario a pubblicizzare l’evento con appello pietistico alla mamma autrice del gesto : con quello che resta per sempre nel web un giorno quel bambino potrebbe sapere anche troppo del suo abbandono , quando ormai grande ( e mi auguro sereno ) in una famiglia che lo crescerà come proprio e con l’amore che cresce nella consuetudine di una vita raccolta al suo sorgere, potrà andare a ricercare quella sua vicenda che in teoria potrebbe anche non sapere mai.
L’adozione è un atto bellissimo e generoso, difficile come è difficile talvolta anche il crescere dei figli propri , lasciamo alla sfera privata questa storia dai risvolti umanamente difficili .
Spero vivamente che la stampa non cerchi di raccontare il seguito della vicenda che doveva restare nel silenzio e nell’anonimato .
Brillare semmai di quella luce che illumina i deliziosi bambini in fasce dei Della Robbia che si illuminano al tramonto di una luce celestiale come celestiale è la vita che deve rinascere anche nell’abbandono.