Mancano tre giorni al debutto del Werther londinese e già fioccano le curiosità , i ragionamenti , le speranze di rivedere un Kaufmann 54quattrenne interpretare il Tormenti del giovane goethiano.
Già leggo nei post delle fedeli ammiratrici la volontà di non restare deluse e alla fine so anch’io che non lo saranno.
Troverà il modo di leggere il personaggio in controluce , ne accentuerà il ricordo di un amore e in definitiva , sono quasi certa che uscirà bene dalla prova.
Io però voglio raccontare perché prima di lui l’opera di Massenet non era nelle mie corde e perché un lontano ricordo riaffiorò dalla memoria quando vidi l’opera nel mitico allestimento parigino che letteralmente mi era esploso dentro.
Ero molto giovane , a Firenze, e una sera vidi Alfredo Kraus nel suo cavallo di battaglia .
Ricordo l’anziano in polpe , le gambe magre nelle calze bianche del damerino settecentesco , lo ricordo perfettamente al proscenio mentre cantava il pezzo forte : Pourqui me réveiller e di non aver provato nessun brivido tanto che il ricordo è riemerso poi per interposta persona !
C’era da dire che quando sentii Kraus probabilmente era già molto avanti negli anni e nonostante che il Werther fosse uno dei suoi cavalli di battaglia ( credo che avesse un repertorio abbastanza ristretto ) e ci vorrebbe un melomane più esperto di me per entrare nei particolari e spiegare il perché di una mia indifferenza giovanile.
Kraus era un tenore lirico -leggero , spagnolo di madre austriaca ed era considerato un fuoriclasse per quanto ricordo e anche un gran signore in scena.
Ma il suo Wether non mi colpì per niente forse perché in quegli anni era la sua vocalità quella che si prestava al ruolo , anche se avevo letto che in realtà l’autore aveva inizialmente pensato ad un baritono per il ruolo del titolo.
Tutto questo per dire che tra i tanti meriti di Kaufmann c’è anche quello di avermi restituito un capolavoro in tutta la sua espressività.
Ormai ho deciso di restare a casa , spero solo che qualche anima pia ci anneghi di foto e , magari, di qualche spezzone rubato del suo canto.
Oltre tutto è sir Tony Pappano che dirige!