L’odio

Diciotto anni fa un film ci aveva già raccontato quello che stava covando la Francia di quei Diritti sui quali noi europei avevamo basato perlomeno per due secoli i nostri comportamenti civili.

La Haine , questo era il titolo originale del film aveva già pesantemente descritto  quello che bolliva nelle banlieue, quelle periferie ghetto in cui erano stati ammassati come in riserve indiane i francesi delle ex colonie , in generale i magrebini i quali avevano inorgoglito la grandeur sportiva dei Bleus … mi ricordo un mondiale di calcio in cui correvano agili e veloci i francesi dalla pelle scura esaltando orgogliosamente le masse .

Oggi la Francia brucia , ma è un fuoco che già covava dentro da anni ,ogni tanto ne coglievamo i preoccupanti segnali ed è stata una escalation di violenza e di prevaricazioni che ha portato la civilissima terra d’Oltralpe in una tragica situazione che assomiglia davvero a una guerra civile .

Ma non mi preoccupa tanto l’ondata di violenza di quei minorenni che incendiano e distruggono con furore i simboli del paese civile quando il   sorgere simmetricamente le bande di estrema destra  che porteranno  , quelle davvero , ad un rigurgito di stampo fascista perché di questo realisticamente si tratta.

Lo avevano capito gli artisti : ho cominciato questa mia piccola riflessione con la citazione di un film , ma non è stato il solo , ce ne sono stati altri e tanti libri e tanti intellettuali avevano segnalato la pericolosità di questa terribile spaccatura che si sarebbe verificata nel paese.

Un segnale davvero preoccupante è leggere che la colletta di fondi per la difesa del poliziotto omicida supera ben cinque volte quella che è stata fatta per l’aiuto alla famiglia del ragazzo ucciso.

Ma se la Francia piange non è che in Italia le cose vadano meglio .

Si dice che non abbiamo la stessa drammatica situazione , mi permetto di aggiungere : per ora……