Sono da una settimana sotto le pale del ventilatore , controlli della pressione , letture e un po’ di tv ogni tanto.
Ieri alla vista di un servizio Freccia Rossa Napoli Pompei ho avuto la visione di me che arranco dal binario 2 dopo quattro ore , più il ritardo endemico, verso l’uscita di Termini a un chilometro perlomeno di distanza.
Da Ancona a Roma è una strana odissea: l’amministratore delegato delle Ferrovie pensa anche a un modo di viaggiare “lento” per godersi il panorama italiano di rara beltade.
Non deve inventarsi nulla , qualche volta andando a Roma posso anche fermarmi a prendere il caffè a casa del capostazione di Giuncano ( fonti del Clitunno) , tanto quel tratto di ferrovia a binario unico aspetta da sempre che passi il treno che viene dalla direzione opposta.
Da sempre i politici di turno promettono il raddoppio Ancona Roma , poi si sono anche inventati che si scende a Falconara perché il treno dirotta per Rimini e noi dobbiamo prendere il bus per tornare a casa tanto seguitiamo a non protestare mai e neppure i nostri rappresentanti un Parlamento lo hanno fatto , quando ne abbiamo avuti-
Le Marche , queste sconosciute :
in questi giorni di super caldo sui siti metereologici c’è scritto Rimini e poi più sotto Pescara , non abbiamo neppure la soddisfazione di esistere eppure stamani il termometro segnava 37 gradi alle 11 in Via Martiri della Resistenza.
Torno sotto il ventilatore che è meglio.