Semele

La consolazione – Lo spettacolo merita un commento speciale.

Tanto per cominciare riprendendo l’annoso problema delle regie direi che questo spettacolo di Claus Guth chiude ogni polenica : fare di un Oratorio di Händel uno spettacolo spiritoso , divertente e raffinato senza essere mai volgare , senza nessuna caduta di stile , solo grande eleganza che gronda cultura è la conferma che sistono solo spettacoli belli e spettacoli brutti.

La storia di Semele , liberamente tratta dalle Metamorfosi di Ovidio ci racconta di un matrimonio che inizialmente sembra uscito da una fiction americana , poi prende il volo entrando nel mito classico per chiudere il cerchio dove era cominciato , ma Semele sarà andta troppo oltre , e è destinata la sorte di essere la madre di Dioniso , ma non ritornerà nella banalità quotidiana.

Certo per fare uno spettacolo simile occorre avre una compagnia di canti eccelsa , con cantanti splendidi , capaci di ballare , saltare , fermarsi a tempo in una drammaturgia perfetta.

Michel Spyres che balla il can can, Orlìnski che si esibisce in un acrobatico numero di breakdance , una straordinaria Semele Brenda Rae , attrice sublime, ma vanno ciati anche tutti gli altri , ognuno perfetto nel proprio ruolo di perfetti cantanti-attori-acrobati , ballerini 

Eccelle anche l’orchestra perfetta guidata con eleganza da Gianluca Capuano .

La serata scorre che ha del miracoloso , a mezzanotte rientro felice in albergo e penso che mi sarebbe dispiaciuto perdere una così rara occasione musicale .

Cambio programma

Arrivo puntuale alla biglietteria per avere il rimborso del concerto.

Mentre aspetto passa Helmut Deutch , al mio festoso saluto : buongiorno Maestro! Ha risposto con un grugnito , la sua faccia esprimeva un disdoro  più grande del mio.

Dopo aver chiesto il rimborso domando timidamente se ci fosse qualche possibilità di trovare un posto per Semele al Prinzregententheater : nein … aber ….lei è molto gentile e cercheremo in  ogni modo di consolarla e mi propongono se possibile , di tornare lì dopo due ore.

Naturlich , no problem: a mezzogiorno il biglietto c’è ed è anche molto bello , centrale , fila 6 :Perfetto,

Sperano di farsi perdonare l’avviso tardivo ( poco professionale , non sono parole mie), ringrazio , il rimborso della Liederabend mi arriverà entro pochi giorni.

Nel primo pomeriggio arrivano da Vienna Gabriele e Edith , venute solo per me , per consolarmi. Sono commossa della loro gentilezza , ho veramente due amiche carissime.

Insieme al Franziskeiner , passiamo due ore bellissime: Io ho solo da offrire il mio modestissimo piccolo libro, loro una incredibile gentilezza viennese.

Vado a teatro sotto un violento temporale , sono molto stanca e mi preoccupano tre ore di Oratorio di Händel.

Forse crollerò , anzi no , unglaubich ! , spettacolo bellissimo colto , raffinato e  molto intelligente.

Viaggio a Monaco

Capitolo1- la delusione

Alla fine c’è riuscito a darmi la sòla galattica, quella che ormai “ non ci pensi più” e il “ dado è tratto”.

Ero ormai in treno , quasi all’altezza di Verona quando ho letto della cancellazione e addirittura una sostituzione.

Una proposta quasi offensiva e quando il BSO si è accorto della scorrettezza è corso ai ripari dichiarando che poteva avere  un rimborso.

A peggiorare le cose il comunicato tardivissimo del Nostro che proponeva il rinvio al prossimo anno, tutto un susseguirsi ci comunicati che ho seguito con la dovuta irritazione , tanto ormai ero in viaggio e non avevo altro da fare.

Patetico infine il messaggio personale , cuore in mano ( bravo Thomas!) che raccontava quanto lui ce l’aveva messa tutta a provare il programma , un po’ fuori tempo massimo , invero.

Fino a domenica sera ci avevo ragionato , per motivi logistici devo partire il giorno prima , ormai anche la mia agente mi aveva detto : vai.

Tra le pieghe dei post vengo a sapere che dopo la Liederabend ci sarebbe stata una cena di gala ed ecco spiegato il mistero dello strano orario , alle sette , e poi la corsa a trovare un sostituto.

Penso che un simile pasticcio non sarebbe successo ai tempi di Bachler , un sovrintendente serio.

Dato che per carattere sono portata a cercare sempre il lato positivo ho pensato che un cambio , purchè minimo di prospettiva, mi avrebbe fatto bene e un giorno al fresco bavarese avrebbe rotto il caldo terribile dei giorni passati.

In più due care amiche viennesi mi hanno comunicato che verranno comunque a salutarmi , per farmi compagnia , mangeremo insieme.

Poi il viaggio ha preso una piega diversa . Al prossimo post.