Qualche volta è davvero difficile spiegare ad amici stranieri come sia possibile che in Italia Bocelli sia considerato un tenore , o che lo siano i tre garbati cantanti del Volo .
Nel paese che fu di Caruso e poi dei grandi :Corelli ,Del Monaco , Di Stefano , cioè della più grande tradizione musicale oggi si considerino loro eredi dei degnissimi personaggi , assolutamente degni di un successo dimensionato alle loro vocalità e che qui invece vengono valorizzati in modo sbagliato rispetto ai loro meriti.
Siamo di fronte a fenomeni di successo e la radice dell’equivoco sta nella elementare mancanza di cultura musicale di base nel paese che fu la patria del “bel canto”.
La grande tradizione musicale si è persa , i ragazzi non hanno formazione musicale a scuola , le loro conoscenze si limitano a quelle poche ore della scuola media , spesso male utilizzate con programmi inutili e banali , unica fonte di valutazione resta il mondo della canzone sanremese , che se in passato forse servì in qualche modo a indicare una sorta di gusto italiano ma ormai è schiava del mercato musicale che perlopiù genera mostri effimeri.
In questa realtà anche una svolazzante bionda Bioscaline può essere scambiata per un direttore d’orchestra , come lei chiede imperiosamente di essere chiamata.
Davanti a ben più gravi problemi culturali in cui versa l’Italia quello della considerazione sbagliata del valore musicale di noti personaggi sembra davvero essere un male minore , se persino il Presidente del Consiglio non ha saputo rispondere sull’origine storica del significato del tricolore della bandiera nazionale : many things….
Già ,molte cose che ormai si sbriciolano come valori perduti nel vento di una Storia mal studiata e peggio oggi addirittura falsata nel suo faticoso divenire..