Villa Stuck

La solita trasmissione intelligente , una serie di quadri che conosco , per un attimo non mi ricordo l’autore , poi ad un tratto mi viene in mente Monaco , una mattina d’estate  , una passeggiata con una cara amica , stiamo andando a Villa Stuck.

Se è vero che le città hanno un ‘anima e quell’anima è composta di tante emozioni e sensazioni la capitale della Baviera è per me una fonte inesauribile di stimoli .

Ricordo che l’amica arrivava puntualmente ogni mattina alle dieci e io l’aspettavo sui gradini del loggiato di Odeon Platz.

Poi decidevamo insieme la meta , il programma era sempre variato e ne abbiamo fatte di camminate in quelle fresche estati insieme!

Fu così che una mattina arrivammo a Villa Stuck e fu una visita interessantissima  non solo per i tanti quadri dell’autore ma per la casa in se stessa ,un trionfo di decadentismo  ma anche per la scoperta di  uno Jugendstil prima dello Judendstil  e poi miracolo raro ,eravamo sole e ci fermammo anche a mangiare un dolce nel delizioso punto di ristoro del giardino della villa.

Ricordo il ritorno verso  il centro della città , il viale con la scalinata che scende verso Maximilianstrasse , eravamo tutte e due un po’ più agili di adesso e la camminata fu davvero piacevole.

Ebbene se devo parlare di città amate , di ricordi che assomigliano agli attimi di felicità ci metterei quella mattina  d’estate in cui scoprii un pittore , in cui fui felice di camminare con una amica colta e tranquilla che della sua grandissima cultura non faceva nessuno sfoggio e ostentazione.

Ieri sera , ascoltando l’invito a scoprire quel gioiello di villa sorridevo  perché quella scoperta l’avevo già fatta in stato di grazia , in un mattino d’estate nella felice atmosfera di una città talmente piena di evocazioni culturali da sentirla davvero anche un  po’ mia.