Ieri mattina , come ogni anno da quando ne ho memoria mi recito i bellissimi versi di Pascoli e quando arrivo alla fine : ..e tu cielo dall’alto dei mondi sereno infinito immortale … mi commuovo e mi sento anche un po’ vecchia scema.
Ma ho un amico , tanto più giovane di me , che vive lontano in una stupenda isola che quella poesia sul suo profilo la mette tutta e finisce che ci scambiamo un saluto , un ricordo della nostra lontana frequentazione e amicizia.
Chi dice che i social sono solo stupidi e pericolosi strumenti per idioti non sa invece quanto si può essere vicini attraverso il banale strumento che diventa nelle mani di chi li usa con intelligenza un modo di sentirsi vicini anche quando la vita e le sue conseguenze ci portano a vivere materialmente lontani.
I giovani si servono soprattutto di Istagram , a me serve per avere notizie di figli e nipoti , così come un tempo si mandavano le cartoline oggi si posta qualcosa così si fa sapere dove sono , come stanno , se si divertono.
Io lo uso poco anche perché, confesso , non ho ben capito come usarlo correttamente, non tutto riesce alla Silver fox , come affettuosamente mi chiama il tecnico del negozio nel quale vado per i miei problemi ed acquisti.
Torno ai social e alla bella compagnia dei miei amici disseminata in tutto il mondo , quando poi per caso ci incontriamo fisicamente diventa un ritrovarsi molto allegro , specie quando avviene nel foyer di un teatro.
Si ,perché un filo comune ci tiene : tutti o quasi siamo dei melomani e melomani anche un po’ selettivi , confesso.
Ho anche una regola alla quale mi attengo scrupolosamente , anche se qualche volta mi sfugge un commento politico : cerco di non confondere i temi anche se so benissimo che selettivamente ci siamo già scelti anche nelle idee e nei riferimenti culturali.
Insomma , quando al mattino mi affaccio sulla rete so di avere davvero una bella compagnia da salutare.