Arena bollente

Se dovessi giudicare il concerto di Kaufmann all’Arena di Verona da quello che ha trasmesso la ZDF direi che non solo ho fatto bene a non andare ma che se ci fossi andata sarei uscita molto amareggiata dallo spettacolo così poco elegante da rasentare il kitch.

Confezionato per uno spettatore medio di area germanica , non un grande successo commerciale per la Fondazione veronese , il mezzo concerto visto ieri sera era un “centone” pubblicitario a cui partecipavano due comprimari ( e Tezier non sembrava neanche contento).

Mancava la prima parte , quella in smoking per intenderci , ma personalmente non ne ho sentito molto la mancanza , i duetti dall’Otello e dallo Chenier hanno avuto ben altri interpreti , ben altra tensione , per quello che già si vede su YouTube.

La Youncheva è in un buon periodo della carriera ma almeno imparassse le parole di “Oh mio babbino caro” se ne è inventate una metà!

Mi dispiace dovere ammettere che le stelle brillano se non sono tanto lontane e il mio carissimo Jonas stavolta era veramente lontano dai suoi standard e non mi riferisco solo al grande tenore tante volte ammirato nei suoi coinvolgimenti attoriali nel personaggio ma anche alle sue prestazioni dei concerti di puro intrattenimento .

Forse faceva davvero troppo caldo , certo non so se era più penoso il palco o le osannanti accaldate spettatrici acritiche e perse in una beatitudine ridicolmente estatica.

Spettacolo da dimenticare  e da quello che si vede non credo che sarà un gran  successo neppure il Cd di prossima uscita a metà settembre.

Sempre pronta a ricredermi , ma le musiche da film ( di chi è stata l’idea balzana?) non mi sembrano neanche tanto coinvolgenti.